Danno fastidio persino le grida in patronato. Chiamata ai carabinieri: «Il Grest disturba»

Il segno dei tempi.Ultimi giorni di vacanza e, come di consueto, le parrocchie organizzano come momento di svago e socializzazione, prima del ritorno a scuola, la settimana del Grest, i Gruppi estate con i quali tenere impegnati i bimbi in maniera divertente e sorvegliata, mentre i genitori sono già tornati al lavoro.
Tradizione decennale, che a quanto pare a più di qualcuno dà fastidio per l’eccessivo rumore causato dal chiacchiericcio felice dei pargoli, visto che un sacerdote di Vigodarzere si è sentito in obbligo di far pubblicare in anticipo sui social le scuse per l’eventuale baccano che potrebbe ingenerarsi nel corso della festa finale organizzata nei prossimi giorni e a Villafranca qualcuno ha persino chiamato i carabinieri per far tacere i bambini. Che fastidio potranno mai dare le risate dei bambini che durano al massimo una settimana?
Vai a saperlo: fatto sta che pare invece sia un problema assai sentito. Tramite l’amministratrice del gruppo Facebook “Sei di Vigodarzere se…”, l’assessore Monica Cesaro, don Elia Balbo, vicario parrocchiale a San Martino di Vigodarzere, ha fatto pubblicare nelle scorse ore un messaggio di scuse “preventive”: sta infatti per lasciare la comunità, diretto all’Unità pastorale di Arre, Candiana, Pontecasale, Arzercavalli e Fossaragna, e i ragazzi della parrocchia hanno organizzato un momento di saluto al loro “don” contestualmente alla festa di fine Grest. «Lunedì 2 settembre tra le 19 e mezzanotte, una cinquantina di giovani tra i 15 e 20 anni, che hanno animato il Grest 2019, faranno una festa negli spazi della parrocchia e ci sarà musica» scrive don Elia. «L’intenzione è di coinvolgere i ragazzi nel vivere la parrocchia e con l’occasione salutare tra di loro don Elia, che li ha accompagnati in questi anni. Viste le previsioni meteorologiche ad oggi incerte e l’allestimento della sagra, non è ancora possibile sapere se sarà nel campo sportivo o dietro il patronato, sperando comunque di non disturbare troppo la quiete pubblica. Durante la serata saranno presenti degli adulti per assicurarsi che non ci siano eccessi».
Anche gli animatori del Grest di Ronchi di Villafranca Padovana hanno dovuto affidarsi a Facebook per un garbato sfogo rivolto a chi, l’altro giorno, ha chiamato le forze dell’ordine per il rumore causato dai giochi dei bambini. «Alziamo le braccia al cielo e battiamo le mani per coloro che continuano ogni anno a chiamare le forze dell’ordine a causa della musica. Come parrocchia abbiamo il diritto di suonare entro i limiti che sono dettati dagli orari del Grest. Quindi noi continueremo a far quello che ci viene meglio: far divertire i nostri/vostri bimbi».
Post che ha suscitato un coro indignato di proteste contro i compaesani che, invece di bearsi della gioia dei bambini intenti a giocare, alza il telefono per far intervenire le forze dell’ordine, come se si potesse mettere il silenziatore a dei bambini felici.
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