Degrado, le proposte di Zan: «Una città deserta è un regalo alla criminalità»

PADOVA. «Va infatti invertito il giudizio “più criminalità implica più insicurezza”, trasformandolo in quello più reale di “più insicurezza implica più criminalità”». Rovesciare Padova, potrebbe essere il motto di Alessandro Zan, candidato alla primarie del centrosinistra che vuole «sovvertire» le idee della coalizione in materia di sicurezza. In primis riattivando la «movida» ed eliminando il coprifuoco a mezzanotte per i bar del centro, imposto dall’allora sindaco Flavio Zanonato.
Lanciato nella corsa per le primarie, Alessandro Zan punta dritto ai grandi temi cittadini e sfida apertamente il centrodestra su uno dei suoi più classici campi di battaglia: la sicurezza. D’altra parte, sottolinea nella sede del Comitato Zan Sindaco, in corso Garibaldi, «partecipiamo alle primarie con l’obiettivo di far vincere il centrosinistra. Il mio avversario è il centrodestra». E visto il clima acceso con cui ci si avvicina al 2 febbraio, la puntualizzazione non è così scontata. «Se uno si candida alle primarie e vince, fa il candidato sindaco, se perde aiuta il candidato sindaco. Succede così dappertutto», dice evitando ogni riferimento alle bordate personali del segretario provinciale Pd Antonio Bressa o a chi, come Francesco Fiore, non ha escluso di correre da solo, comunque vadano le primarie.
Con i suoi collaboratori, dopo una ricerca sulle esperienze di altri Comuni (tra i più citati, la Milano di Giuliano Pisapia, ma anche Friburgo, gemellata con Padova dal ’67) Zan ha definito sette azioni da attuare a livello comunale. Primo punto: l’assetto urbanistico. «Gli spazi bui e chiusi», dice, «favoriscono la microcriminalità. Il nostro motto è: una città deserta è un regalo alla criminalità. Quindi è importante anche rivitalizzare la città, aprendo ai giovani gli spazi comunali, intesi anche come piazze, per organizzare concerti e attività culturali». «Naturalmente», aggiunge, «attraverso un patto con i residenti».
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