Delitto Noventa. La villa di Freddy resta sotto sequestro

Lo ha deciso la Corte d’Assise: sigilli fino alla Cassazione e la nuova proprietaria non può entrare. La casa ancora da pagare

NOVENTA PADOVANA. La villetta di via Sabbioni a Noventa Padovana dov’è stata uccisa Isabella Noventa rimane sotto sequestro penale, fino al giudizio di Cassazione. Così ha deciso la Corte d’Assise. Questo significa che non sarà per ora usufruibile dalla nuova proprietaria, Gioia Marcolongo che lo scorso 18 settembre se l’era aggiudicata all’asta. E, a distanza di 107 giorni, non sono ancora stati pagati i 261 mila euro, ossia il valore della casa dopo due rialzi. Il termine ultimo per il saldo è entro 4 mesi dall’asta e quindi entro il 18 gennaio.

Quando la cifra sarà saldata ci potrebbe essere una richiesta - anche dai legali che tutelano i Noventa - direttamente al giudice per chiedere l’annullamento del sequestro penale. Il 18 settembre scorso all’asta giudiziaria avevano partecipato anche i due legali dei Noventa, l’avvocato Gianmario Balduin e la collega Stefania Lazzaro. Poi c’è il nodo dell’arredamento che non rientra nell’odierno acquisto. Balduin e Lazzaro avevano chiesto e ottenuto la conversione del sequestro penale in pignoramento del bene. Ci sono riusciti.

La vendita del mobilio

Ora puntano a procedere alla vendita del mobilio. È tutto nuovo e la cucina, ad esempio, non è mai stata usata da Freddy. I soldi andranno tutti a favore dei congiunti di Isabella. I quali hanno già incassato i 124 mila euro che erano stati trovati nell’appartamento in uso a Debora Sorgato e le quote della Maison, la società che faceva capo a Freddy. Inutile dire che per Paolo Noventa le spese sostenute da quando la sorella è scomparsa non sono state indifferenti.



La pagò in contanti

Freddy Sorgato - almeno da quanto è emerso dalle carte dell’inchiesta sul delitto di Isabella, pagava con denaro liquido «per importi significativi». Quando compra per 370 mila euro la villetta in via Sabbioni a Noventa, versa sì 138 mila euro in assegni, ma i restanti 232 mila euro (il 63%) in contanti. Denaro diluito in rate mensili tra i 25 e i 30 mila euro: per pagare l’immobiliarista Freddy tira fuori rotoli di soldi da 50 e 100 euro. Al rogito il prezzo dichiarato è di 270 mila euro.Per completare la casa, spenderà altri 212.184,12 euro di cui 107 mila sborsati liquidi.

TOME’-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - FREDDY SORGATO IN TRIBUNALE
TOME’-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - FREDDY SORGATO IN TRIBUNALE

Un altro particolare singolare è che Freddy annotava tutte le spese che sosteneva, anche quelle di quando usciva con Isabella: ad esempio il conto del ristorante o della pizzeria o il biglietto della discoteca. Ma anche viaggi e regali. Sempre da quanto è emerso dalle investigazioni per un lungo periodo i conti correnti di Freddy sono rimasti intonsi: nessun prelievo dello stipendio. E nessun utilizzo di bancomat o carta di credito, sistemi di pagamento elettronico, troppo pericolosi, lasciano traccia. Evidentemente, secondo gli investigatori, Sorgato aveva introiti diversi dallo stipendio che gli permettevano un alto tenore di vita. —



 

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