Delle onoranze funebri alle porte per l’atelier Dior

Le radici affondano nell’anno di nascita del Regno d’Italia. Era il 1861 quando, a Saccolongo, nasceva De Gaspari: piccola falegnameria di borgo factotum. Dagli attrezzi agricoli, al mobilio fino...

Le radici affondano nell’anno di nascita del Regno d’Italia. Era il 1861 quando, a Saccolongo, nasceva De Gaspari: piccola falegnameria di borgo factotum. Dagli attrezzi agricoli, al mobilio fino alle pompe funebri. De Gaspari ha superato i 150 anni di storia, rimanendo sempre nelle mani della famiglia. Il proprietario, Umberto De Gasperi, con la moglie Adelia stanno oggi gestendo un nuovo passaggio generazionale. Nel 2010 è entrato con compiti gestionali e di business il genero, Roberto Zagatti: ingegnere meccanico con decennale esperienza in aziende di medio-grandi dimensioni in Italia e all’estero.

Il suo background è stato profuso in questa piccola cellula d’impresa dalle enormi capacità artigianali ma dalle ancora nascoste potenzialità commerciali. De Gaspari ha nove addetti, quattro in produzione e negli anni, pur mantenendo intatto e separato il business delle onoranze funebri (che copre gran parte del fatturato) si è via via specializzata in serramenti: porte, finestre e balconi di stampo classico. Nel 2010 è però iniziata la rivoluzione. Zagatti ha avviato un’analisi dei costi, esaminato i flussi organizzativi e gestionali, individuato punti di forza (risorse umane) e debolezza (innovazione). «Parte da qui il programma di sviluppo» spiega l’ingegnere «per una nuova fase sostenibile dell’azienda in un periodo dove non sono permessi errori». Nuovi listini con offerte differenziate di prodotto a seconda della clientela e cambio del layout aziendale. Nel 2012 l’azienda viene fisicamente svuotata e riempita di macchine di nuova generazione senza ricorrere all’indebitamento. Le innovazioni aprono a nuovi prodotti che vengono contemporaneamente supportati da ore di formazione delle maestranze. «Abbiamo investito nella specializzazione di ognuno, individuando ruoli specifici pur mantenendo un’ottima capacità di rotazione dentro l’azienda».

De Gaspari passa così, due anni fa, in piena crisi, dal segmento artigianale classico a un nuovo prodotto, sempre artigianale, ma ad alte prestazioni energetiche con diverse combinazioni di materiali come il legno-alluminio. Si moltiplicano così anche le applicazioni: case passive, case clima certificate ed edilizia di pregio grazie alle collaborazioni con diversi architetti. Nel frattempo, l’azienda sceglie di aprirsi un nuovo mercato, quello del contract per allestimento negozi lusso. De Gaspari firma gli arredi alto-di gamma e le porte dell’atelier Dior a Parigi. Segue Milano, poi altri due punti vendita lusso in Toscana, sempre per la maison francese.

Il fatturato lambisce oggi il milione di euro ma dal 2012 cresce del 16% l’anno, grazie ai nuovi mercati e segmenti che stanno alimentando il business della falegnameria. Per il futuro, Zagatti, vede il mantenimento del core business serramenti nella fascia alto di gamma con una maggiore attenzione all’export grazie ai contract, quindi in filiera e in supporto ad aziende più strutturate. (e.v.)

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