Depositato il progetto per l'ex caserma Piave di Padova, ecco cosa prevede nel dettaglio

L’investimento è di poco inferiore ai 50 milioni di euro per rivoluzionare 51 mila metri quadrati destinati ad un campus universitario all’avanguardia. Previsti un auditorium da 500 posti, oltre 40 aule, 860 posti in aule studio

PADOVA. L’investimento è di poco inferiore ai 50 milioni di euro per rivoluzionare 51 mila metri quadrati, di cui 17 mila coperti, all’ex caserma Piave trasformandola in un campus universitario all’avanguardia. È previsto un auditorium da 500 posti, oltre 40 aule, 860 posti in aule studio, due aule informatiche per almeno 220 studenti, una biblioteca, laboratori e uffici vari. È tutto contenuto negli allegati alla deliberazione sul progetto di recupero dell’ex caserma approvato dal Consiglio comunale lo scorso 30 marzo.

La conservazione

L’Ateneo si doterà così di nuovi spazi ad uso universitario per circa 34.800 metri quadri (su una superficie edificata di 17 mila metri quadrati) lasciando 34 mila metri quadrati a verde e spazi all’aperto. Il progetto, sviluppato dal raggruppamento di imprese composto da Steam srl di Padova, David Chipperfield Architects di Milano e Davide Dal Degan, che si è aggiudicato il concorso bandito dal Bo, prevede il recupero degli edifici storici vincolati dell’ex caserma, la demolizione di alcuni edifici non di pregio e di recente realizzazione non vincolati, e la costruzione di una struttura ellittica centrale che delimita un giardino interno.

L’intervento all’interno della struttura di via Moro sarà imponente. Saranno oggetto di lavori di restauro il comando della caserma Piave, la caserma di Sant’Agostino, i magazzini, la falegnameria, gli uffici dell’ex caserma Piave, il garage, l’archivio dell’ex edificio Cavallerizza, la mensa e la cucina della Piave, la cabina elettrica nell’ex guardiola e diversi alloggi.

Un luogo aperto

Diverse anche le strutture che verranno demolite e tra queste ci sono l’ex ufficio leva e l’annesso al comando dell’ex caserma. Queste demolizioni serviranno per creare spazio per la costruzione di una struttura ellittica centrale che ricorda la forma dell’Isola Memmia in Prato della Valle e si ispira al tema classico dei portici che delimitano un giardino interno, rivista però in chiave contemporanea. Ma l’intervento comprende anche l’adeguamento dei marciapiedi che perimetrano esternamente la grande area oltre che la sistemazione del grande piazzale d’ingresso in Riviera Paleocapa.

E il campus non sarà più un luogo chiuso, come è stata la caserma per secoli, ma si trasformerà in un’area permeabile, totalmente pedonalizzata e liberamente attraversabile a piedi e in bici oltre che dagli studenti anche da tutti i cittadini. «Il campus farà da catalizzatore per numerose attività economiche stimolate dalla presenza di studenti e docenti, e allo stesso tempo diventerà un luogo da vivere anche per i residenti del quartiere che potranno godere dei bellissimi spazi verdi», ha spiegato il sindaco Sergio Giordani.—

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