Dichiarato da Roma lo stato di emergenza per il recente nubifragio

Chicchi di ghiaccio grandi come palline da tennis e una violenta tromba d’aria: anche a distanza di otto mesi la memoria di quella tormentata giornata è ancora viva. Il Consiglio dei ministri, non a...

Chicchi di ghiaccio grandi come palline da tennis e una violenta tromba d’aria: anche a distanza di otto mesi la memoria di quella tormentata giornata è ancora viva. Il Consiglio dei ministri, non a caso, ha approvato la dichiarazione di stato di emergenza «per gli eccezionali eventi meteorologici che il giorno 14 settembre 2015 hanno colpito il territorio delle province di Belluno e di Padova». Nel Padovano i territori comunali colpiti furono quelli di Cittadella, Galliera Veneta, San Martino di Lupari, San Giorgio in Bosco, solo per citare le aree più toccate dall’emergenza. Nelle frazioni cittadellesi di Pozzetto e Ca’ Onorai, ad esempio, il vento aveva assunto una forza tale da scoperchiare capannoni e abbattere alberi, segnaletica e pali dell’illuminazione. Notevoli erano stati i danni toccati alle attività commerciali che si affacciano sulla regionale 53 Postumia: vetri in frantumi, cartelloni divelti, lamiere sradicate e pure qualche auto costretta a finire in carrozzeria. La caduta di alcuni alberi aveva quindi creato seri pericoli all’incolumità pubblica, oltre a paralizzare il traffico in vari punti nevralgici della viabilità locale.

Lo stato d’emergenza concesso dal Governo consentirà di accedere più facilmente ad indennizzi e rimborsi. (n.c.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova