Diciotto reliquiari del ’600 restaurati e restituiti alla città

Intervento da 12 mila euro interamente finanziato da privati Domani, alle 17, in Duomo l’inaugurazione e un concerto
Di Alessandro Cesarato

PIOVE DI SACCO. Dopo due anni di lavoro e un restauro certosino saranno riconsegnati alla città i diciotto reliquiari del Seicento scoperti alla fine del 2014 in tre altari minori del Duomo di San Martino. Un restauro, costato complessivamente intorno ai 12 mila euro, reso possibile dai contributi di privati che hanno interamente finanziato il progetto, approvato dalla Soprintendenza, curato dalla Curia e dall'associazione Amici del Gradenigo. Il piccolo tesoro era emerso quasi per caso aprendo le predelle in rame sbalzato che si trovano in alcuni altari secondari della chiesa, sotto i dipinti raffiguranti Santa Teresa, la Circoncisione e il Sacro Cuore. Si tratta di manufatti, in legno e vetro, contenenti frammenti di ossa di San Fermo, San Pio, San Costantino, di cui si trova traccia in un documento del 1924. Ma della loro esistenza si era persa completamente la memoria. Venivano esposti in occasione del giorno dei Santi, fino a metà del '900. Poi la tradizione è andata perduta e con essa sono stati dimenticati i reliquiari, nascosti dentro gli altari. Quando sono stati trovati, le condizioni di conservazione dei reliquiari erano precarie ma tutti i sigilli episcopali in ceralacca erano integri. Il restauro è stato seguito dalla commissione nominata da monsignor Gino Temporin e composta da Mario Miotto, Agostino Maniero e Luigi Longhin dell'associazione Amici del Gradenigo. Li ha affiancati don Gianandrea Di Donna, della commissione Arte Sacra presso la Commissione Diocesana per l'Arte Sacra e i Beni Culturali Ecclesiastici. Materialmente il restauro è stato eseguito, secondo le direttive della Sovrintendenza, da Giorgia Busetto e Sara Grinzato. «I reliquari» spiega Mario Miotto, presidente degli Amici del Gradenigo «sono stati prima tenuti in quarantena, in un ambiente anossico, per eliminare i tarli. Sono stati poi restaurati utilizzando una tecnica, quella della "puntinatura", molto particolare e meticolosa. Ogni fase è stata poi oggetto di procedure molto accurate, registrate del notaio e alla presenza di tutti i soggetti coinvolti. Un ringraziamento va alla prontezza e alla generosità di tanti cittadini della città e della Saccisica che si sono dimostrati sensibili, con il loro contributo economico, a questo progetto». I reliquiari saranno custoditi in Duomo ed esposti, tutti o in parte, in occasione di particolari festività. L'inaugurazione ufficiale si terrà domani alle 17 nella chiesa di San Francesco e sarà impreziosita da un concerto lirico e strumentale dell'orchestra del conservatorio Pollini di Padova.

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