Dieci cibi da mangiare almeno una volta nella vita a Padova

PADOVA. Dieci cose da mangiare a Padova. Gli immancabili, quei cibi che non possono mancare nella collezione culinaria di ogni padovano e dei turisti che vengono in città. Quali sono i dieci capolavori della gastronomia padovana? Dallo «street food» all’aperitivo, senza trascurare i ristoranti della tradizione e le pasticcerie. Ecco le nostre dieci proposte: non una classifica, ma solo un elenco di idee. Utilizzate lo spazio commenti qui sotto per dirci le vostre.
La Millefoglie da Graziati
Tre sottili strati di sfoglia e una morbida crema: nessun segreto, solo ingredienti genuini e la possibilità di gustarla sui tavolini di piazza della Frutta. E' uno dei dolci preferiti dai padovani che ne mangiano a palate, tra una passeggiata e l'altra in centro.
I folpetti in piazza da Max e Barbara
Da più di 40 anni arriva nel tardo pomeriggio e "delizia" i padovani con le specialità di mare per tutta la serata in piazza della Frutta. E' il banco de "La folperia" di Max e Barbara Schiavon. Non solo foleptti, ovviamente: bovoletti, moscardini, gamberi, baccalà, moeche, sarde in saor. Tutto il buono offerto dal mare. E' tra i candidati all'Oscar per il cibo di strada 2015. Si può votare qui.
Il gelato al sedano da Bepi a Mortise
Gelato al sedano? Sì, e anche al peperone, al pomodoro, alla zucca, al basilico, alla grappa, alla lavanda. Tanti i gusti di questa storica gelateria di Mortise: oltre 70 anni di tradizione, iniziata dal nonno e passata dal padre ai figli Nicolò e Jacopo, che la gestiscono da alcuni anni. Ovviamente anche gusti tradizionali per il gelato preparato rigorosamente senza "basi" ma con frutta fresca, creme o cioccolato. Il segreto? L'addensante non è chimico ma sono semi di carruba macinati.
La pizza da Orsucci
A due passi da Prato della Valle in un locale con pochissimi posti a sedere. La pizza da Orsucci, molto sottile e cotta sul padellini, si gusta in piedi. Anche in questo caso una lunga tradizione alle spalle: il locale è aperto dal 1922. E' uno spuntino perfetto ma anche un'ottima cena. E i padovani la prendono anche da asporto.
Il gran bollito alla Padovana da Giovanni
E' uno dei piatti più conosciuti della tradizione culinaria padovana: il gran bollito misto. E in via Maroncelli "Da Giovanni" lo prepara da più di 60 anni, quando era solo un'osteria campestre. Giovanni Parpaiola, il fondatore del locale, è scomparso lo scorso anno ma la tradizione continua. Passa in sala il "carrello dei bolliti" e ci si serve.
Il panino con la porchetta al Bar dei Osei
"Sotto il Salone" è uno dei regni della gastronomia padovana. E tra i tanti locali uno tra i preferiti dei padovani è il "Bar dei Osei", all'angolo con il Volto della Corda. La porchetta, tagliata grossa davanti al cliente, finisce tra due fette di pane ed è uno degli spuntini preferiti da molti. Ai turisti può sembrare strano, ma per i padovani è un'istituzione.
Il caffè Pedrocchi al Pedrocchi
"Non si zucchera e non si mescola", è la raccomandazione dei camerieri quando al tavolo del Caffè Pedrocchi arriva l'omonimo caffè. E' un espresso macchiato con crema alla menta e un velo di cacao: delizia per il palato che si gusta in pochi secondi. E' la ricetta tradizionale in uno dei bar storici più famosi d'Italia.
I cento panini della Zita
Piccolissimo locale in via Gorizia che ha tra i suoi punti forti la varietà: sui muri le indicazioni di decine e decine di possibili panini da gustare mentre si passeggia per il centro. Piace ai padovani e agli studenti universitari, che qui possono pranzare con poco.
Tramezzino al cappuccio bianco del Nazionale
C'è a chi piace caldo e chi invece lo preferisce non scaldato: l'importante è gustarlo osservando il mercato di piazza delle Erbe. Farcitura extralarge e varietà di gusti per soddisfare tutti i palati. Il nostro preferito è quello al cappuccio bianco. Voi quale preferite?
Lo spritz all'Aperol in piazza
E' difficile che una serata a Padova non finisca con uno spritz. All'Aperol, al Campari o al Cynar, l'aperitivo arancione è un must per i padovani che si è ormai diffuso in tutto il mondo. Un terzo di vin bianco, un terzo di bitter e un terzo di seltz è la ricetta della tradizione. Ma è talmente di moda che i barman ne inventano sempre nuova varianti. Da provare in uno dei bar del centro, attorno alle piazze.
Ed ecco la mappa del gusto nella PaTreVe: le ghiottonerie e i luoghi top fra Padova, Treviso e Venezia.
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