Dieci luoghi di Padova in cui non vi siete ancora baciati

PADOVA. Prato della Valle, le logge di Palazzo della Ragione, piazza Duomo, il ponte vicino alla Specola, i chiostri del Santo: Padova è piena di luoghi romantici. Luoghi magici dove portare il vostro lui o la vostra lei in una passeggiata mano nella mano. Magari stringendosi per il freddo di questi giorni. In occasione dell'imminente San Valentino abbiamo voluto allargare lo sguardo e suggerirvi altri dieci luoghi in cui scambiarsi un bacio. Quelli più insoliti o meno conosciuti. Ecco le nostre dieci scelte. Fateci sapere i vostri "luoghi del cuore" nella sezione commenti in fondo all'articolo.
Cimitero inglese di Chiesanuova
Anche se qui qualcuno ha un po' esagerato, scambiarsi un bacio nel silenzio e nella poesia di uno dei più bei cimiteri di Padova è un'esperienza unica. E' un luogo sacro, qui riposano le spoglie di 513 soldati (per lo più inglesi o americani) caduti in Veneto tra il 1943 e il 1945. Ma anche la morte, come l'amore, fa parte della nostra vita. Questo spazio è un esempio di "landscape architecture" (architettura di paesaggio): è stato progettato dall'inglese Louis de Soissons.

All'ultimo piano del Net Center
Net sta per "North East Tower", è il palazzo più alto di Padova con i suoi 85 metri e 22 piani. E cosa c'è di più bello di scambiarsi un bacio con la città ai propri piedi? Per farlo però bisogna conoscere uno dei diversi studi di professionisti che vi sono all'interno oppure prenotare una camera del "SB Hotel" che occupa alcuni piani dell'edificio. Il progetto è dell'architetto Aurelio Galfetti

Sotto le aule all'aperto di via Raggio di Sole
Lo dice il nome stesso "Raggio di sole". Cento anni fa utilizzato per curari i bimbi dalla tubercolosi, oggi per "benedire" tutti gli amori. Le aule all'aperto si trovano appunto in via Raggio di Sole oppure nel parco di via Marghera. L'idea era di fornire ai bambini ambienti il più possibile igienici e, quando la stagione lo permetteva, addirittura all'aperto. La prima scuola di questo tipo fu aperta in questo luogo nel 1905. Le tettoie esistenti sono quelle originali e sono state restaurate pochi anni fa. La più grande è detta "la pagoda" per la forma del tetto.

Nel piccolo oratorio dei Santi Angeli Custodi alla Guizza
Forse vi potrà capitare di restare soli in questo piccolo gioiello del '600 padovano. E' alla Guizza, in via Fogazzaro, ed è stato ristrutturato da pochi mesi. Era l'oratorio della villa Zagaglia, poi passato sotto la parrocchia dei Santi Angeli Custodi. Per molti anni è stato abbandonato e lasciato alle erbacce, poi per fortuna la comunità della Guizza ha voluto restituire questo luogo alla sua bellezza. E anche a tutti gli innamorati.

Sotto la statua di Andrea Briosco in Prato
Il Prato è il Prato, c'è poco da dire. Ma se proprio volete trovare una statua sotto cui abbracciarvi e riposare vi suggeriamo quella di Andrea Briosco. Perché? E' l'unica in tutta la piazza in cui è presente anche l'immagine di una donna. Ai piedi di Andrea Briosco infatti c'è il busto di Gaspara Stampa, la bellissima poetessa padovana che creò uno dei più importanti salotti letterari della città. Fu una donna spregiudicata e passionale e si ricorda il suo amore, finito tragicamente, per Collaltino di Collalto, nobiluomo e soldato. C'è chi dice che si suicidò per amore, o che comunque le pene d'amore la condussero alla malattia che poi la uccise. Un personaggio da riscoprire della nostra città.

Sotto i guardiani della dormiente a Rio di Ponte San Nicolò
Pochi li conoscono, accanto al cimitero di Rio di Ponte San Nicolò ci sono 7 giganteschi totem da otto metri ciascuni, noti come i "guardiani della dormiente". Posizionati in un piazzale che diventa poesia. Li ha immaginati e poi creati Antonio Ievolella, artista a cui Padova in queste settimane sta dedicando una grande mostra personale. Anche se vi sembrano arcigni, scambiatevi pure un bacio. Siamo certi che, nella loro alterezza, vi approveranno in silenzio.

Sotto il ponte Darwin
Un "non luogo" urbano, un posto di passaggio, ancora un po' cantiere, un progetto mai finito. Il ponte dedicato allo scopritore dell'evoluzione è tra gli interventi architettonici più imponenti realizzati negli ultimi anni in città. E' stato ideato e progettato dall'architetto spagnolo Javier Manterola.

Tra le piante più strane del mondo
San Valentino può essere l'occasione, per chi ancora non l'avesse fatto, di visitare il nuovo orto botanico di Padova. Le modernissime serre inaugurate nel settembre scorso con la grande mostra della biodiversità terrestre. In un solo luogo tutte le piante del mondo: forme strane e colori accesi. Con la possibilità di sognare per tutti gli innamorati. E con un unico limite: i fiori non si toccano!

Riuscire a entrare a Sant'Agnese
L'impresa sarà riuscire a entrarci, visto che è chiusa da anni. Purtroppo in stato di abbandono. E' la chiesa di Sant'Agnese in via Dante, una chiesa del Trecento. Qualcuno sostiene che il suo campanile sia addirittura il più antico della città. E, racconta la tradizione, un tempo qui si venivano a far benedire le vesti nuziali. Un buon viatico per ogni coppia che voglia ufficializzare il proprio legame. E se proprio dal sacro vogliamo passare al profano tutta l'area tra via Dante, via San Polo e via San Pietro era nella prima metà del Novecento luogo di amore a buon mercato, sede di numerose case chiuse. La Pigalle sparita di Padova.

Tra le rose di Santa Giustina
Pochi conoscono questo giardino fiorito sul bastione di Santa Giustina, tra il parco Treves e l'Orto botanico. E' il primo (e unico) roseto comunale. Ci sono rose di tutti i tipi: da quelle perenni a quelle dedicate ai personaggi famosi vissuti in Veneto (Beatrice d'Este, sant'Antonio o papa Giovanni XXIII). E poi c'è lo spazio sensoriale in cui vista, tatto, odorato e gusto possono essere sollecitati dai fiori in esposizione. Si entra da via Sanmicheli, ma per visitarlo dovrete aspettare ancora qualche mese: è aperto, con ingresso gratuito, solo da aprile a settembre.

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