«Ditemi chi ha picchiato così mio figlio»

Rissa ad Asiago a Capodanno: colpito al volto, cade e sbatte la testa, in ospedale 18enne padovano
Colpito da un pugno in faccia al festone di Capodanno, sbatte la testa a terra e finisce ricoverato in Neurochirurgia per emorragia cerebrale. L’assalitore invece si dilegua tra la folla. Tommaso Ferraresso, 18 anni, di Padova, non dimenticherà facilmente il Pala Odegar di Asiago dove il 31 dicembre è andato a festeggiare l’arrivo del 2018 con gli amici. C’è mancato poco che una serata così attesa si trasformasse in un incubo: solo ieri il giovane è stato dichiarato fuori pericolo dai medici dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, dov’era stato trasportato d’urgenza e ricoverato in prognosi riservata data la gravità del quadro clinico emersa dai primi esami. Ne avrà comunque per un mese, prima di tornare a una vita normale, tra cure per riassorbire l’ematoma causato dal trauma cranico e i controlli specialistici.


I contorni della vicenda e soprattutto l’identità dell’aggressore, sul quale pesa l’accusa di lesioni personali gravissime, sono al vaglio dei carabinieri di Asiago e Canove.


Ferraresso, che gioca a rugby con l’Under 18 del Rubano e vive a Padova in via della Biscia, si trovava al palaghiaccio di Asiago insieme ad otto amici, tutti giocatori delle giovanili del Valsugana Rugby, suoi ex compagni di squadra. Ad un certo punto la compagnia si dirige verso i bagni, trovando un gruppo di giovani che impediva l’accesso alle altre persone. Dopo aver chiesto di passare, Tommaso si fa largo con uno spintone ma il ragazzo che bloccava la porta, evidentemente su di giri, inizia a insultarlo e a minacciarlo invitando il gruppo di padovani a uscire per fare rissa. Giunti sulle scale per tornare in pista i giovani rugbisti vengono intercettati dai facinorosi. Ferraresso si mette a discutere con il ragazzo del diverbio ma all’improvviso un altro giovane lo prende alle spalle, tirandolo per la maglietta e sferrandogli un violento gancio sulla mandibola. Un pugno inaspettato, che lo manda a terra facendogli sbattere la testa, provocandogli oltre alla perdita di conoscenza anche una ferita al capo (da quattro punti di sutura) e una sospetta frattura alla mandibola (poi scongiurata).


Nella concitazione il colpevole è riuscito a dileguarsi, disperdendosi tra la folla del Pala Odegar, mentre gli amici di Tommaso hanno richiamato la sicurezza per allertare i soccorsi. Una prima Tac effettuata all’ospedale di Asiago ha evidenziato la presenza di un’emorragia cerebrale che ha consigliato l’immediato trasferimento a Bassano del Grappa e da qui a Vicenza, dov’è arrivato verso le 3 di notte. Ieri finalmente è stato dichiarato fuori pericolo. Nel frattempo, il padre del ragazzo, Marco Ferraresso, ha lanciato un appello su Facebook per trovare testimoni. «Intendo andare fino in fondo per trovare il colpevole», ha spiegato. «E anche valutare se ci sono gli estremi per chiedere un risarcimento. In un evento da 3 mila persone c’erano pochi addetti alla sicurezza, appena cinque carabinieri e nel palaghiaccio non ci sono telecamere di sorveglianza».


Simone Varroto


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