Domenico, il giallo di un nuovo livido. L'avvocato: "Qualcuno l'ha stretto"

Eraldo Stefani a Chi L'Ha Visto: "Segni della presa di una mano nella parte superiore del braccio". E poi annuncia: "Ora voglio interrogare docenti e studenti"
Domenico Maurantonio il giovane liceale padovano precipitato da un hotel, a Milano, durante un soggiorno in città organizzato dalla scuola in occasione dell'Expo, Milano 10 maggio 2015 PROFILO FACEBOOK DI DOMENICO MAURANTONIO +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO'ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++..
Domenico Maurantonio il giovane liceale padovano precipitato da un hotel, a Milano, durante un soggiorno in città organizzato dalla scuola in occasione dell'Expo, Milano 10 maggio 2015 PROFILO FACEBOOK DI DOMENICO MAURANTONIO +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO'ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++..

PADOVA. Nella puntata di Chi L'Ha Visto torna il caso di Domenico Maurantonio, il liceale padovano morto in gita, cadendo dal quinto piano di un hotel a Milano. Eraldo Stefani, l'avvocato incaricato dalla famiglia Maurantonio, rivela che sul cadavere del ragazzo è stato individuato un livido, nella parte superiore del braccio, che sembra inequivocabilmente l'impronta di una mano. La traccia di una forte stretta da parte di qualcun altro.

La morte di Domenico, i compagni di classe: "C'era un uomo al quinto piano"

E' sempre lo stesso legale della famiglia a parlare di una gita precedente, della Quinta E, in Austria, nel corso della quale un altro ragazzo di sarebbe sentito male, e si sospetta che questo possa essere accaduto a causa di uno scherzo di cui era stato fatto vittima. Un retroscena che, se confermato, potrebbe avvalorare l'ipotesi che qualcosa del genere si sia ripetuto anche nei confronti di Domenico, nella gita a Milano del 9 maggio.

«Ho atteso a lungo e adesso passerò ad ulteriori attività di investigazione andando verso di loro visto che loro non vengono da me - ha annunciato l'avvocato Stefani, riferendosi ai compagni di Domenico -. Nei prossimi giorni presenterò delle richieste ufficiali di audizioni nei confronti delle persone che non ho sentito fino ad ora. Se non mi risponderanno presenterò richiesta formale all'autorità giudiziaria».

«Il tempo massimo è ormai scaduto - ha concluso - siamo vicini ormai alle risultanze degli esami scientifici. Perchè attendere così tanto? Perchè attendere e non usare il tempo di questi ultimi giorni per infrangere questo muro fragile?».

Il legale si dice poi sconcertato rispetto alla relazione presentata da uno dei professori in cui si parlava di un «buon esito» della visita della classe all'Expo. «Sono concertato, possiamo dire qualsiasi cosa, che si è trattato di un errore, di una gaffe ma sono sconcertato». «Non ci sono - rileva . parole per esprimere cosa si prova davanti a dichiarazioni del genere. Ci si scusi, si chieda perdono. Mi sembra l'unica cosa da fare». Riguardo all'esito delle consulenze al centro degli accertamenti disposti dalla procura di Milano, l'avvocato non ha voluto indicazioni sull'eventuale deposito. In merito a quelle da lui conferite a nome della famiglia dello studente, ha rilevato che si è trattato «di una indagine a 360 gradi che converge verso un unico obiettivo: trovare la verità di ciò che è accaduto».

 

 

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