Don Danilo Zanella lascia Monteortone dopo 14 anni di servizio

Arrivò al Santuario nel 2007 dopo lo scandalo di don Sante. 

Al suo posto il parroco della Guizza Giuseppe Galiazzo

Federico Franchin

ABANO TERME. Si chiude un’epoca per l’Unità Pastorale di Monteortone, Monterosso e Tramonte. Il parroco, monsignor Danilo Zanella, va in pensione dopo oltre 14 anni di servizio. Il vescovo Cipolla ha nominato nuovo parroco il cinquantenne don Giuseppe Galiazzo, attualmente in servizio fra Guizza, Santa Teresa e Bassanello a Padova.

Monsignor Zanella, che domani compirà 77 anni, rimarrà residente e collaboratore dell’Unità Pastorale assieme a don Paolino e ai Salesiani. E continuerà come segretario della Fies nazionale (la federazione nazionale degli esercizi spirituali). Si è reso disponibile per guidare gli esercizi spirituali serali nelle parrocchie e nelle case di spiritualità dove sarà richiesto. Il nuovo parroco dovrebbe insediarsi ai primi di settembre.

«È stato una figura fondamentale per la nostra Unità Pastorale», ricorda il vice amministratore di Monteortone, Ferruccio Bernardi. «Era arrivato nel 2007 a Monterosso, in seguito agli scandali di don Sante. C’era una comunità spaccata, lui l’ha ricostruita. Poi ha preso in mano il resto dell’Unità Pastorale, in primis la parrocchia di Monteortone. Ha fatto molto per questo territorio e ora dopo aver allungato già di un paio di anni la sua attività, decide di andare in pensione e di dare una mano con gli esercizi spirituali, rimanendo qui con noi. È quindi un distacco per modo di dire».

E ancora: «A lui si devono tante opere. Ha spinto molto per il restauro del Santuario di Monteortone. Con lui sono stati investiti 1.650.000 euro per il consolidamento della chiesa, 500 mila euro per il restauro della facciata e almeno altri 100 mila euro tra la statua della Madonna, l’altare e tre quadri di Pittarello. Senza dimenticarci la grande attenzione verso la scuola materna, tenuta ad alti livelli con investimenti importanti dal punto di vista termico e antisismico. Anche il patronato è stato sempre tenuto al massimo. Con lui si è poi accelerato sui pellegrinaggi da fuori provincia. E le sagre hanno raggiunto livelli di eccellenza. Stiamo a proposito lavorando per riproporre a Ferragosto la sagra di Monteortone e sarà l’occasione per una grande festa di saluto a don Danilo. L’idea è quella di un grande concerto sinfonico il 14 agosto». Presto, intanto, don Giuseppe raggiungerà la comunità locale con un messaggio di saluto. ––

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