Donna delle pulizie diventa l’incubo di una famiglia

CAMPOSAMPIERO. Si era invaghita del direttore di banca, un camposampierese per cui ha letteralmente perso la testa tanto da devastare l’esistenza di lui e della sua famiglia, quanto da rovinare la...
PD 07 dicembre 2005 G.M...Tribunale..(BORDIN) tribunele di Padova -Bordin
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CAMPOSAMPIERO. Si era invaghita del direttore di banca, un camposampierese per cui ha letteralmente perso la testa tanto da devastare l’esistenza di lui e della sua famiglia, quanto da rovinare la propria. Ecco perché Ljiliana Nikolic, 54 anni, serba di fatto irreperibile e senza fissa dimora, è stata rinviata a giudizio con l’accusa di stalking, il reato di atti persecutori nei confronti dell’uomo un po’ più grande di lei, con moglie e figli. L’aveva conosciuto nella filiale dell’istituto di credito dove andava a fare le pulizie. Lui, gentile con tutti, la salutava e scambiava due parole per cortesia. Nella sua testa quei gesti sono forse diventati la manifestazione di un sentimento che, in lei, è diventata ossessione irrefrenabile a partire, in particolare, dal 2011. Tuttavia fin dal 2010, in un paio di occasioni, aveva tentato di scavalcare il cancello di casa del funzionario dopo aver suonato con insistenza il campanello. È scattata la denuncia e sono arrivate due condanne per violazione di domicilio a carico della donna, già destinataria di due decreti penali di condanna per molestie nel 2007: la famiglia è stata costretta a modificare la recinzione, aumentandola di altezza. Nikolic non allenta la presa. E quando per strada incrocia la consorte della sua vittima, le sputa in faccia, offendendola e minacciandola di morte. La signora vive da anni in un profondo stato di ansia, come gli altri componenti della famiglia costretti a modificare le proprie abitudini di vita e a guardarsi sempre alle spalle. Nel gennaio scorso era stato emesso un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima a carico di Nikolic, che aveva fatto perdere le proprie tracce. Divieto notificato solo a luglio. A tutt’oggi la colf continua a perseguitare il funzionario e la sua famiglia.

Cristina Genesin

Argomenti:stalking

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