Dopo tre anni di passione apre il Ceod di Monticelli

MONSELICE. Prende forma il centro diurno per disabili nelle ex scuole di Monticelli. Da pochi giorni sedici disabili sono ospiti della struttura per un centro estivo: primo passo verso l’apertura del vero e proprio Ceod. Il progetto è promosso dall’Anffas di Monselice in collaborazione con la Cooperativa Sociale Giovani e Amici di Terrassa Padovana. Si tratta di un supporto molto importante per i disabili e le loro famiglie, in modo particolare nel periodo estivo, in cui si accusano i disagi per le chiusure estive degli altri servizi di accoglienza. Dal 29 luglio al 9 agosto, tutte le mattine dalle 9 alle 12.30 nelle ex scuole ci saranno attività di laboratorio, gestite da personale qualificato. I partecipanti che hanno aderito all'iniziativa sono 16, in gran parte utenti dei centri diurni gestiti dalla cooperativa Giovani e Amici. «È solo dalla stretta sinergia e collaborazione tra attori diversi che possono nascere risposte più efficaci e meno parcellizzate ai bisogni delle persone con disabilità, soprattutto in tempo di crisi» afferma la dottoressa Francesca Dal Bosco, coordinatrice educativa servizi semiresidenziali della coop Giovani e Amici. «È una grande soddisfazione» aggiunge Luciano Rosa, presidente dell'Anffas Monselice «essere riusciti a offrire un servizio aggiuntivo ai disabili del territorio. Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale Giovani e Amici e grazie al contributo del Csv che finanzia in parte questo progetto, stiamo dando un aiuto concreto a tante famiglie, alcune con genitori anziani e impossibilitate a ricevere assistenza a domicilio, a non sentirsi sole quest'estate nella presa in carico del proprio familiare». È anche il primo passo per veder finalmente operativa questa struttura, inaugurata ormai da quasi tre anni ma finora rimasta vuota per i tanti passaggi burocratici necessari all’apertura di un centro diurno. A giugno 2011 l’edificio ha anche ospitato i profughi ghanesi dalla Libia. «Ora stiamo ultimando la documentazione ed entro l’anno verrà aperto il centro diurno, speriamo per settembre o ottobre» spiega Rosa, «funzionerà dal lunedì al venerdì, inizialmente per 10-12 persone, poi chiederemo l’autorizzazione per arrivare fino a 25. L’intenzione è di ospitare persone con disabilità lievi, con lavoretti leggeri che li tengano impegnati per la giornata, invece di restare chiusi in casa dove sono difficilmente gestibili per le famiglie. Più avanti vogliamo anche aprire un servizio specifico per soggetti autistici. Intanto l’importante è aprire le porte del centro e cominciare a dare una risposta ai bisogni delle famiglie».
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