Dormono di nascosto in un hotel di Monselice, tre denunciati
I minorenni avevano rubato la chiave in reception, nel comodino un coltello con una lama da 40 centimetri. Uno era ricercato ed è stato arrestato

Entrano di nascosto nella reception di un albergo di Monselice, rubano la chiave di una camera e vi trascorrono abusivamente la notte. La proprietaria scopre tre giovanissimi addormentati nei letti e, appoggiato sul comodino, un coltello con una lama di 40 centimetri.
Immediato l’intervento dei carabinieri, che bloccano gli intrusi e arrestano uno di loro, su cui pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere per rapina. Alle prime luci dell’alba di sabato, la titolare si accorge di un trambusto all’ingresso dell’albergo e nota la mancanza della chiave di una stanza al primo piano.
Con coraggio e determinazione sale le scale e apre la porta per capire cosa stia accadendo: «Non credevo ai miei occhi, sono entrata nella camera e ho visto tre giovani dormire sui letti» spiega la proprietaria.
«Ho notato subito un enorme coltello appoggiato su un mobile, mentre i tre giovanissimi, svegliati dalla mia presenza, hanno cercato di nascondersi maldestramente sotto i letti».
La donna ha chiuso la porta e digitato sul suo telefono il numero delle forze dell’ordine: «I tre stavano cercando di scappare, ma in pochi minuti sono arrivati i carabinieri, che ringrazio sentitamente per la loro tempestività».
L’albergatrice racconta di aver avuto paura in un primo momento, ma poi di essersi fatta coraggio: «Il nostro è un lavoro diventato sempre più difficile, ma bisogna prendere in mano la situazione. Dovevo tutelare i miei ospiti: era il fine settimana di Pasqua e la struttura era al completo. Questi atti non devono essere tollerati, anche se commessi da ragazzini. Giovani che poi si sono rivelati dei piccoli gangster. Tutto si è risolto al meglio grazie alla tempestività dell’intervento dei carabinieri, ma per evitare che possano accadere situazioni analoghe rafforzeremo ulteriormente i sistemi di sorveglianza e controllo, in modo che nessuno possa più entrare abusivamente» conclude la donna.
I militari hanno identificato gli autori: si tratta di un marocchino, arrestato per precedenti e condotto alla casa circondariale di Treviso, mentre per i due complici è scattata la denuncia in stato di libertà per furto, violazione di domicilio e danneggiamenti.
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