Due buchi nella parete: rubate 27 biciclette da corsa

Furto nel negozio R.Evolution di Boara Pisani, il bottino ammonta a 65 mila euro
Una delle due aperture che i ladri hanno fatto per entrare nel negozio
Una delle due aperture che i ladri hanno fatto per entrare nel negozio

BOARA PISANI. Due buchi in una parete spessa trenta centimetri. Quattro ore di lavoro, in tutta calma. E un bottino di 27 bici per 65 mila euro di valore. Colpo grosso e ben architettato al R.Evolution, negozio di biciclette di via Roma svaligiato nella notte tra mercoledì e giovedì. A raccontare l'accaduto è Paolo Schiesari, titolare dell'esercizio aperto da soli quattro mesi: «Il negozio è provvisto di qualsiasi sistema d'allarme, tra porte dotate di avviso sonoro e griglie di protezione ad ogni accesso. Per questo i ladri hanno deciso di entrare attraverso una parete».

Qualcuno, durante la giornata, si è introdotto in un locale vuoto che confina con una parete proprio con il negozio. All'una di notte il malvivente ha aperto la porta di questo spazio deserto ai complici - pare altri tre in tutto - con cui in piena tranquillità si è aperto un varco per il R.Evolution. «Hanno utilizzato una mazza, che poi hanno abbandonato sul posto» continua Schiesari «E' stato sicuramente un lavoraccio, visto che la parete è spessa trenta centimetri».

Una volta dentro la banda è riuscita ad asportare 27 biciclette da mountain bike e da corsa. Il bottino tocca i 65 mila euro. «Visto che ogni accesso del negozio è dotato di allarme, nessun dispositivo di sicurezza era attivo nel cuore dell'esercizio. L'allarme è tuttavia scattato quando un componente della banda ha sconfinato nell'officina. In quel momento i ladri si sono dati alla fuga». La loro opera, lo testimoniano le videocamere di sorveglianza poste all'esterno, è durata dall'1 alle 5.20.

«E' un duro colpo, ma in poche ore siamo riusciti a rimettere in sesto tutto. Non ci siamo mai fermati ed eravamo operativi già a poche ore dal furto: non abbiamo mai chiuso e ora siamo in piena attività. Devo anche ringraziare la forte vicinanza che numerose persone e gruppi sportivi mi hanno testimoniato: è stata sicuramente d'aiuto». Toccante il commento della figlia di Schiesari, Camilla, postato su Facebook: «Hanno abbattuto i muri ma non sono riusciti ad abbattere la sua forza interiore. Infatti oggi è di nuovo al lavoro come sempre. Come un vero ciclista è caduto e si è rialzato».

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