Due infortuni sul lavoro alla Plastotecnica

BAGNOLI. «L’infortunio dello scorso fine settimana alla Plastotecnica non può essere considerato solo un caso, tenuto conto che ci risulta un altro incidente una decina di giorni fa. Due episodi che...

BAGNOLI. «L’infortunio dello scorso fine settimana alla Plastotecnica non può essere considerato solo un caso, tenuto conto che ci risulta un altro incidente una decina di giorni fa. Due episodi che impongono di aprire gli occhi sulla sicurezza». Marco Galtarossa della Cgil sottolinea le difficili relazioni sindacali con la proprietà dell’azienda che impiega circa 350 lavoratori, oltre a qualche decina di interinali. «E sono proprio due interinali i protagonisti dei recenti infortuni», aggiunge il sindacalista. «Dalle informazioni in nostro possesso, nel fine settimana un giovane operaio si è tagliato i tendini di un braccio al reparto bolle mentre un altro si è schiacciato due dita proprio il giorno dello sciopero. A questi due lavoratori va la massima solidarietà della Cgil e della rappresentanza sindacale ma non possiamo nascondere che da un po’ di tempo l’azienda sta inserendo nel ciclo produttivo sempre più lavoratori interinali che, pur ricevendo formazione, sono costretti a lavorare solamente sui “numeri di produzione” per dimostrare di essere bravi e sperare di essere considerati per una stabilizzazione. Non possono parlare con i delegati sindacali, sono costretti a farlo di nascosto per non essere esclusi dalla scelta». Galtarossa denuncia in particolare le pressioni dell’azienda durante il recente sciopero per il contratto nazionale, con controlli ai cancelli su chi aderiva o meno. «L’azienda ha contato sugli interinali per portare avanti la produzione il giorno dello sciopero», aggiunge il sindacalista, «quando invece in tantissimi incontro abbiamo sottolineato come ci sia un problema sul processo produttivo e sui ritmi di lavoro insostenibili». Dai vertici Plastotecnica nessuna replica alla Cgil: «Nulla da dichiarare.

Nicola Stievano

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