«Due mestieri a rischio, in orari e condizioni particolari»

ABANO TERME. È scosso l’ambiente sindacale dopo aver appreso la notizia dell’incidente che è costato la vita a Stefano Fontana della ditta Sea Service di Trieste. E ovviamente la vicenda, che vede coinvolto, suo malgrado, un autista della linea extraurbana di Busitalia, ha lasciato il segno in seno all’Adl Cobas, il sindacato che segue da vicino i lavoratori di Busitalia.
«L’incidente ha coinvolto un autista ormai prossimo alla pensione», racconta Stefano Pieretti, sindacalista di Adl Cobas. «Da parte nostra gli giunga la piena solidarietà del nostro sindacato, la stessa solidarietà che vogliamo estendere alla famiglia del povero operaio rimasto vittima dell’incidente. Per entrambi si ha a che fare con lavori a forte rischio per quanto concerne la sicurezza. Entrambi i dipendenti lavorano per strada, sono sempre in viaggio e ad orari anche molto particolari. Si pensi che l’incidente è avvenuto alle 5. 30, nelle prime ore della mattinata».
«Un orario nel quale, da parte di entrambi, l’attenzione poteva non essere massima», prosegue Pieretti. «I turni a volte portano a lavorare ad orari particolari e alla lunga psicologicamente questo può comportare uno stress per il dipendente». Secondo Pieretti però un tema importante è anche quello relativo alla viabilità, che in alcune zone della provincia risulta complicata. «È evidente che le rotatorie costituiscono un’insidia per i mezzi articolati», sottolinea il sindacalista. «In molti casi gli autisti riescono appena a passare e a fare la curva. Se poi, per strada, si verificano coincidenze come quella della presenza di un altro mezzo, come accaduto ieri ad Abano, allora il rischio diventa massimo. Il tema della sicurezza stradale è un delicato e va preso in considerazione». (f.fr.)
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