È focomelico, ministero condannato

La madre assunse il farmaco Talidomide durante la gravidanza: il dicastero della Salute gli risarcirà 4 mila euro al mese
Di Carlo Bellotto

Il tribunale di Padova ha condannato il ministero della Salute a risarcire un padovano che oggi ha 52 anni ed è nato focomelico. Ha gravissime malformazioni agli arti superiori causate dall’assunzione da parte della madre, nel periodo di gestazione, del farmaco Talidomide. Il ministero lo risarcirà di circa 4 mila euro al mese, escluse le rivalutazioni, dal febbraio del 2009 ad oggi. Quindi all’incirca 172 mila euro. Il ricorrente era assistito dai legali Federico Rampazzo e Romolo Bugaro.

Il giudice del Lavoro Umberto Dosi ha ritenuto che non esistano dei dubbi sul fatto che la focomelia che ha colpito il ricorrente sia dovuta all’assunzione della mamma dell’imputato (nata nel 1933 e deceduta nel 1998) del Talidomide, un farmaco che veniva prescritto all’epoca per combattere le nausee. Il ricorrente ha due sorelle, nate perfettamente sane. Dal ricorso dei due legali si evince che il loro assistito era stato escluso dall’indennizzo spettante alle persone colpite da questa malattia «a causa dell’evidente errore di valutazione compiuto dalla Commissione medica militare di Padova, preposta all’accertamento della patologia». Era uno di 5 risultati esclusi in tutta Italia su molte persone, menomate dall’assunzione del farmaco da parte della madre durante la gravidanza. Nel ricorso i due legali citano la perizia eseguita sul loro cliente dal medico legale Giovanni Ciraso: «Il dismorfismo osseo del ricorrente è da attribuire ad esiti da sindrome da Talidomide. Il deficit funzionale ad entrambe le scapole omerali è di crica 3/4.

Dalla relazione del professor Carlo Smorlesi dell’Azienda Ospedaliera di Firenze si evince che il ricorrente è nato da due genitori sani, non consaguinei, con ascendenti sani, dopo una regolare gestazione. «Dall’anamnesi raccolta in famiglia» scrive il medico «emerge l’assunzione da parte della madre di un farmaco molto in voga all’epoca, per le pubblicizzate azioni antiematiche e sedativo-ipnotiche, considerato sicuro anche per le gestanti. Nell’impossibilità di confermare il dato dalla cartella clinica relativa al parto, avvenuto nel febbraio del 1961 - perchè danneggiata dall’alluvione del 1967, gli altri esami effettuati sulla persona mi portano a dire che la sua malformazione sia dovuta all’assunzione del farmaco nel primo trimestre di gravidanza». Perchè il risarcimento è solo dal 2009? Perchè in quell’anno il ministro Sacconi ha firmato il decreto per l’indennità alle vittime del Talidomide. Il «sonnifero maledetto» venduto senza ricetta, dal 1959 al 1965. 6.000 nati malformati in Germania Ovest, 400 in Gran Bretagna, circa 150 in Svezia, altrettanti in Italia. Solo gli Usa non approvarono mai quel farmaco.

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