E' morto Giorgio Medail, da Dolo a fedelissimo uomo tv di Berlusconi

 
MILANO.
Giorgio Medail (nella foto), scomparso la scorsa notte a Milano a 65 anni, era nato a Dolo (Venezia) il 4 settembre 1945 e si era laureato in architettura nel 1972 all'Università di Venezia. E' stato tra i pionieri della tv privata italiana: nel 1975 era infatti responsabile della piccola emittente televisiva via cavo Telemilano, la futura Canale 5. La tv era nel quartiere di Milano2 realizzato dall'Edilnord (Gruppo Fininvest) di cui curava la comunicazione. Attualmente, per il governo Berlusconi era dirigente della Struttura di Missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia al Ministero del Turismo. Da sempre legato a Silvio Berlusconi, da quando Telemilano divenne Canale 5 Medail seguì tra il 1983 e il 1985 tutti i viaggi all'estero dell'allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi realizzando numerosi speciali news. E' stato il primo giornalista tv ad entrare con troupe televisiva nelle stanze private del Cremlino subito dopo l'elezione di Gorbaciov. Tra le sue inchieste, un reportage sulla fine della dittatura in Argentina filmando a Buenos Aires l'incontro alla Casa Rosada col nuovo Presidente Alfonsin. E' stato in Somalia, Giappone, Brasile, Cina. Nel 1985, con Emilio Carelli, ha realizzato e curato la prima edizione del settimanale politico «Parlamento In». Aveva una forte curiosità giornalistica per il mistero, cui ha dedicato molti programmi come L'uomo e l'ignoto, Italia misteriosa, I misteri della notte, Off limits, i misteri dell'estate, Arcana. Ha inventato ed è stato curatore, con Anna Praderio, del settimanale di cinema Ciak (1990-'98).

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