È morto Giuseppe Bonollo, presidente della distilleria di Mestrino

MESTRINO. È morto Giuseppe Bonollo, il presidente delle Distillerie Bonollo Umberto S.p.a. Guidava l’azienda dalla metà degli anni ’60. I funerali sono già stati fissati per sabato alle 10.30 nella chiesa di Mestrino. «Una persona generosa, capace e giusta – afferma Bruno Bonollo, amministratore delegato dell’azienda - Una guida ed un riferimento per l’azienda e per la famiglia, testimoni della sua generosità, del suo coraggio e della sua passione e determinazione nel lavoro. Ne ricordiamo le doti umane, l’impegno sociale e la grande capacità imprenditoriale».
Giuseppe Bonollo è nato a Fara Vicentino il 20 ottobre del 1934. Primogenito di Umberto Bonollo, assieme ai fratelli ed al padre, nella sua vita ha continuato l’attività di distillatori iniziata dal nonno Giuseppe nel 1908. L’arte di distillare la grappa si tramanda nella famiglia Bonollo già dall’Ottocento, ma è nel 1908 che Giuseppe Bonollo, bisnonno della generazione attualmente alla guida dell’azienda, dà vita all’attività di distillazione in senso professionale, forte di una tradizione secolare particolarmente radicata nel territorio veneto. Nel 1951, il figlio Umberto decise di separarsi dai fratelli per sviluppare l’attività in proprio e costruì una piccola distilleria a Mestrino in provincia di Padova.
A metà degli anni ’60 Giuseppe Bonollo assume la guida dell’azienda diventandone il presidente. Negli anni ‘70 i Bonollo decisero di spostare la distilleria a Conselve, scegliendo così una sede in cui risultasse più facile l’approvvigionamento delle materie prime grazie alla vicinanza ai numerosi vigneti di riferimento. A Mestrino rimase la sede sociale, l’attività amministrativa, commerciale e di imbottigliamento dei distillati e dei liquori; si ponevano, quindi, le basi di quello che, con un graduale sviluppo, costituisce l’attuale assetto aziendale.
Insieme ai fratelli, nel 1972, Giuseppe crea la Grappa di Friularo, ottenuta in purezza dalla distillazione dalla vinaccia proveniente dell’omonimo vitigno Docg, primo esempio italiano di grappa ottenuta da un unico vitigno. Nel 1999 crea la prima bottiglia della Grappa Of Amarone, invecchiata in barrique rovere, che rappresenta ancora oggi la più alta evoluzione nel settore e che riscuote il consenso di un pubblico trasversale, dai neofiti ai grandi intenditori.
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