È morto il nutrizionista Alain Mességué: l'uomo delle diete dei Vip

I suoi “tesori” hanno sempre messo radici nell’aria limpida come cristallo delle sue nobili Spa, templi sacri, balsamo per anime con chili di troppo. Insieme a loro il suo nome è diventato così icona di stile, degno del rispetto altrui. Come in molte leggende, Alain Mességué, ambasciatore mondiale delle diete e delle erbe, nato settantatré anni fa a Bergerac, è riuscito a catturare lo spirito del tempo, attingere all’elisir di lunga vita e cavalcare ex novo anni e stagioni: “Tradizione vuole che le nostre ricette vengano tramandate di generazione in generazione dalla fine del Medioevo, ad un unico patto però: devono rimanere segrete. Mio nonno Camille, povero contadino del Gers, insegnò il potere delle erbe a suo figlio Maurice, mio padre, il quale a sua volta trasmise a me i misteri della natura”.

Così, intervistato da Sara Cariglia sul Fatto Quotidiano appena lo scorso 26 maggio (oggetto del colloquio, l'alimentazione post Covid, leggete qui), veniva descritto
Ancor oggi a Farra di Soligo, specialmente se a parlarne sono gli stessi abitanti della zona, l'Hotel Villa Soligo di via Guglielmo Marconi viene chiamato "Al Mességué", nonostante il famoso dietologo nutrizionista di origine francese Alain Mességué non ne fosse più il proprietario da oltre 25 anni.
Ed è questo il motivo per cui la scomparsa di uno dei guru più conosciuti della nutrizione e della fitoterapia, avvenuta sabato 30 maggio a 76 anni in Germania, Paese in cui risiedeva da qualche anno, è sentita con profonda tristezza soprattutto da chi conosceva la realtà di Villa Soligo negli Anni Ottanta e Novanta.

Anni in cui Alain Mességué, con i suoi trattamenti benessere e le sue diete, ripercorrendo le orme del padre Maurice, attirava per soggiorni più o meno lunghi il gotha del mondo dello spettacolo e dell'industria italiana: Federico Fellini, Alberto Sordi, Silvio Berlusconi, Marcello Mastroianni, Catherine Spaak, Maurizio Costanzo sono solo una piccola parte di coloro che in quel florido periodo hanno raggiunto il suolo della Marca per sottoporsi alle sue diete, alle cure disintossicanti e ai trattamenti di bellezza. Il centro fu attivo dal 1983 al 1994, e fu in quegli anni una delle mete preferite dei paparazzi della zona e non solo, a caccia di scoop.

LE EX COLLABORATRICI
«Era una persona generosa che ha fatto tanto bene alla gente - è il ricordo di Dina Chiaradia, che per Mességué ha lavorato oltre otto anni proprio a Soligo, negli anni del boom - ci sentivamo costantemente: l'ultima volta per il mio compleanno, per farmi gli auguri. Un uomo che per me è stato più di un capo: mi ha supportato e sostenuto anche in casi molto delicati della mia vita, mi ha accompagnato in Francia quando ho avuto problemi di salute, per cui gli sarò sempre riconoscente».
Parole di gratitudine anche da parte dell'artista Fiorella Piovesana, anch'essa ala lavoro a Villa Soligo tra il 1984 e il 1988: «Alain è stato un precursore. Sono affranta per la sua scomparsa. Gli anni in cui ho lavorato per lui sono stati molto importanti per me, mi è stata data la possibilità di sviluppare anche quello che sarebbe poi stato il mio futuro nel mondo dell'arte, dandomi l'opportunità di organizzare mostre e di incontrare artisti di fama».

LA CARRIERA
Nato a Bergerac, in Francia, il 2 luglio 1943, Alain Mességué completò gli studi di Terapie Fisiche presso il centro ospedaliero universitario di Tolosa nel 1970. Si specializzò nel coniugare le capacità curative delle piante e delle erbe medicinali con la dietetica e le tecniche di fisioterapia e di naturopatia. Agli inizi degli Anni '80, il nutrizionista francese, già con diverse pubblicazioni all'attivo e tradotte in più lingue, attraversò le Alpi per gestire Villa Soligo. Anni d'oro. Avventura durata fino al 1994, quando Alain Mességué lasciò la Marca per trasferirsi prima in Svizzera e poi in Germania, dove improvvisamente si è spento sabato scorso a 76 anni.
Solo pochi giorni prima aveva rilasciato le sue ultime interviste, parlando anche della dieta post-Covid. In Veneto il dietista aveva avuto anche un’altra esperienza. Dieci anni fa aveva gestito per qualche anno, fino al 2013, una sede unica ed esclusiva “Alain Mességué Hotel & Spa“ nel complesso termale dell’hotel Splendid a Galzignano Terme Spa & Golf Resort (Padova).

Un’ équipe di professionisti lavorava in tre piani della struttura con studi medici, laboratori di analisi, idromassaggio, sale massaggio e dietetiche per un totale complessivo di oltre duemila metri quadrati, dedicati alla ricerca del benessere secondo l’esclusiva “ricetta” di Alain Mességué. Poi nel 2013 il cambio gestione. Il decesso del dietista è stato confermato nei giorni scorsi dal fratello Marc, che gestisce un centro a Perugia, e che è stato raggiunto da centinaia di messaggi di cordoglio. —
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