È morto Marigo fu tra i sequestratori di Marina Boldrin

VIGONZA. È stato trovato morto nella sua abitazione di via Mazzini Danilo Marigo, conosciuto per la sua vita inquieta e costellata di reati. Marigo aveva 69 anni e abitava da solo. Ultimamente era stato colpito da diversi gravi problemi di salute. Ad accorgersi della sua prolungata assenza è stato uno dei pochissimi amici, che non lo vedeva né sentiva da almeno tre giorni. L’uomo ha avvertito i carabinieri e l’altro ieri sera i militari hanno forzato una finestra dell’appartamento di Marigo e sono entrati trovando il poveretto a terra vicino al letto. La morte, sopravvenuta per cause naturali, risaliva appunto ad alcuni giorni prima. La salma di Marigo è stata trasportata all’obitorio di Camposampiero e messa a disposizione del fratello Ivano per le esequie.

Una morte solitaria di un uomo che aveva avuto una vita travagliata e, spesso, disperata. Alla fine degli anni ’70 fu condannato per il sequestro di Marina Boldrin, figlia dell’allora presidente del Calcio Padova. Marigo scontò in carcere trenta dei trentasette anni a cui fu condannato per reati di varia natura, dalla rapina al sequestro di persona, commessi negli anni Sessanta. Scarcerato e messo in libertà vigilata per motivi di salute, era tornato in carcere per diversi mesi avendo violato la concessione del beneficio. Nel maggio 2004, armato di coltello, tentò di rapinare l’agenzia pratiche auto “Al Capriccio” di Renato Magro. Disse che lo aveva fatto per tornare in carcere dove almeno aveva un piatto caldo. E infatti ci tornò, ma poi venne messo ai domiciliari.

Tocca ora al fratello disporre l’ultimo saluto. Ivano Marigo, di Scorzè (Ve), è ancor più noto del fratello per cronache per aver fatto parte del “gruppo storico” di Felice Maniero insieme a Sergio Baron, Flavio Zinato, Zeno Bertin e Sandro Radetich. (g.a.)