È morto Puccio Corona voce della Regata in tv

Se n’è andato senza nemmeno avvisare. Lottando fino all’ultimo come un leone. Ma la malattia è stata più forte. Puccio Corona, uno dei volti più noti della Rai, è morto a Roma nel pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno, assistito dalla compagna Elvira e dal collega e amico fraterno Paolo Di Gianantonio. Aveva 71 anni. Carriera luminosa, senza padrini né aiuti. Il fiuto e l’umanità di un giornalista straordinario, attento alla notizia ma anche alle persone.
«Ho visto bambini bellissimi, gente generosa e fiera. Villaggi e città fatte di persone come noi, meno fortunati di noi. Tu ti immagini che questa gente noi la andremo a coprire di bombe?». Così commentava nel febbraio del 2003, alla vigilia della guerra in Iraq, un suo reportage sulla realtà irachena. Giornalista sportivo, ma soprattutto inviato del Tg1 e inventore di programmi che hanno fatto storia legati al mare, come Linea blu e Uno mattina. A Venezia era diventato un volto noto grazie alla telecronaca della Regata Storica.
L’ho conosciuto una domenica pomeriggio di settembre, nel 1989. Era stato incaricato della diretta della Regata su Raiuno, cercava una “spalla”. «Non l’ho mai fatto», gli risposi. «No problem, stai tranquillo e seguimi». Da Puccio ho imparato non soltanto i segreti della diretta - ne abbiamo fatte 18 insieme - ma il rispetto delle persone. Lui, catanese trapiantato a Roma, affrontava con la stessa curiosità e la stessa cura le interviste al sindaco e gli incontri con i campioni del remo, sorpresi a casa loro nelle isole della laguna.
«Lo ricordiamo tutti con grande affetto», dice il presidente dell’associazione regatanti Benito Vignotto. Aveva portato alla ribalta nazionale i luoghi più belli e nascosti della laguna, i suoi personaggi. Gli piaceva molto il suo lavoro, aveva sofferto quando un cambio di direzione lo aveva confinato nell’edizione notturna del Tg. O quando lo avevano mandato in pensione, senza nemmeno un grazie. Un grande giornalista e una persona straordinaria.
I funerali oggi alle 13 alla chiesa di Madonna dei Monti a Roma.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova