Ecco i nuovi confini degli undici quartieri

ARCELLA. Obiettivo dell’amministrazione comunale è di mettere in piedi le consulte di quartiere entro l’anno. E come già anticipato dall’assessore Francesca Benciolini, aumentare le aree, da 6 a 11....
ARCELLA. Obiettivo dell’amministrazione comunale è di mettere in piedi le consulte di quartiere entro l’anno. E come già anticipato dall’assessore Francesca Benciolini, aumentare le aree, da 6 a 11. Di questo si è discusso ieri nella riunione della commissione Politiche della qualità della vita, Partecipazione e Pari opportunità, presieduta da Luigi Tarzia. Benciolini ha proposto il suo progetto che riguarda sia la sottoscrizione di un nuovo regolamento per la rappresentanza sul territorio (132 consiglieri a cui verrebbe affidata la gestione), sia una riorganizzazione dei confini degli stessi quartieri. Gli 11 quartieri immaginati dall’assessore non corrispondono alla vecchia divisione, perché per andare incontro a esigenze territoriali l’Arcella resterebbe unita con San Carlo e Pontevigodarzere (che inizialmente sembrava dovessero essere un quartiere a parte), mentre nascerebbe una nuova area che comprende le zone Fiera, Stanga e il rione San Lazzaro, attualmente inglobate nel “Quartiere 3-Est” di Brenta-Venezia, Forcellini-Camin. Degli attuali quartieri della città in quattro verrebbero praticamente spaccati, esclusi il centro e l’Arcella.


A Sud-Est Croce-Sant’Osvaldo verrebbero separati da Bassanello-Voltabarozzo, mentre a Sud-Ovest Armistizio e Savonarola sarebbero indipendenti l’uno dall’altro, così come Brentella e Valsugana a Ovest. Tarzia ha evidenziato come la rappresentanza non debba essere solo una riproposizione dei rapporti di forza politica in consiglio comunale, mentre Benciolini ha ribadito la volontà di aprire ad autocandidature, anche di minorenni, studenti e stranieri.
(l. p.)


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