Ecco i presepi più belli tra il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia

Dalla sabbia ai casoni, dalle abbazie alle piazze sino ai camminamenti di ronda, i nostri suggerimenti sulle Natività più originali a Nordest



Usciranno – ancora una volta – dalle scatole. In un fruscio di carta velina, il Bambino e i pastori, i Magi e le pecorelle rinasceranno nelle mani prudenti dei bambini, in quelle incerte dei vecchi, in quelle gioiose degli amici che si ritrovano in gruppo perché il messaggio si rinnovi e diventi comunità.

È il tempo del presepe, unica rappresentazione e tanti linguaggi. Ogni regione d’Italia ha il suo, e così è anche nel Nordest, in Veneto e in Friuli Venezia Giulia, dove dalle Alpi al mare la Natività è ovunque, nelle chiese, nelle piazze e nelle case, anche nei boschi e nelle spiagge: in tutti i luoghi dove un Bambino e una Stella possono ancora parlare di pace. Una tradizione di fede e cultura che coinvolge le comunità, pronte a raccogliersi attorno a mastri presepisti capaci di creare autentiche meraviglie.

Quanti saranno, questi presepi? In Veneto c’è una strada intera dedicata, attraversa più di dieci paesi; e ci sono esposizioni da record come quella, nota in tutto il mondo, che si ammira a Verona. In Friuli c’è chi ha provato a contarli: il Comitato regionale dell’Unione nazionale Pro loco d’Italia, che per la sua regione ne ha elaborato una mappa (presepifvg.it) grazie alla quale si può scoprire il territorio con una sorta di turismo natalizio. Dati alla mano, tra le varie rassegne si parla di almeno tremila presepi allestiti nel solo Friuli Venezia Giulia. Raccontarli tutti non è possibile, nelle prossime pagine ne offriamo un ventaglio, tra Veneto e Friuli.

A voler scegliere un simbolo si può citare Poffabro di Frisanco, uno dei Borghi più belli d’Italia, nella pedemontana sopra Pordenone: fino al 6 gennaio oltre 150 presepi nelle strette vie, nei cortili e sui davanzali delle abitazioni rurali. Arrivando, il borgo stesso appare, specie di sera, un grande presepe. Un’atmosfera che si ripete in un altro tra i Borghi più belli, Polcenigo vicino a Sacile, dove i corsi d’acqua accompagnano i visitatori alla scoperta di cento presepi, e ricordano quella stagnola lucente che tutti almeno una volta abbiamo messo nel nostro presepe, il ruscello che non poteva mancare.

SCATTOLIN - DINO TOMMASELLA - JESOLO - PRESEPIO DI SABBIA CON PATRIARCA MORAGLIA
SCATTOLIN - DINO TOMMASELLA - JESOLO - PRESEPIO DI SABBIA CON PATRIARCA MORAGLIA


Jesolo, evergreen
. Sand Nativity, presepe di sabbia di Jesolo, si visita fino al 10 febbraio. Sette maestose sculture ispirate alla Bibbia realizzate da scultori della sabbia di fama internazionale. (jesolosandnativity.it).

Verona, nuova sede. Ha cambiato sede, ma ha mantenuto inalterata la sua magia, la mostra “Presepi dal Mondo a Verona”, che a causa di improrogabili lavori nell’Arena, si sposta per la 35ma edizione agli Arcovoli dell’Anfiteatro al Palazzo della Gran Guardia, proprio di fonte. Fino al 20 gennaio propone la sua ricca esposizione di presepi e opere d’arte ispirate al tema della Natività provenienti da musei, collezioni, professionisti e appassionati di tutto il mondo, offrendo un quadro artistico completo della tradizione presepista intercontinentale. Ingresso: intero 7 euro, ridotto 6 euro. (presepiarenaverona.it).

Laggio di Caodre. Nelle ex scuole elementari di Laggio di Cadore sarà allestito, per la 37ma volta, il presepio animato che ogni anno richiama migliaia di visitatori, ogni Natale più ricco grazie agli “Amici del Presepio”, che ricostruiscono la vita del paese alla fine dell’Ottocento. Vita, lavori e costumi raccontati con profusione di movimenti, luci ed effetti tra i vari edifici dell’epoca costruiti in scala, con annessi una fontana e una carrozza. Dal 24 dicembre al 6 gennaio e tutte le domeniche di gennaio.

A Cittadella si va di ronda. Le Mura di Cittadella, sabato 8 e domenica 9 dicembre (dalle 10 alle 16), sono la scena del Presepe vivente che per il terzo anno prende vita lungo il Camminamento di ronda, l’unico in Europa completamente percorribile. Lungo la passeggiata medievale, a 15 metri di altezza, si potranno incontrare pastori, popolani, guardie, re Magi e la Sacra Famiglia che coinvolgeranno i visitatori in scene e dialoghi e che poi concluderanno la rappresentazione con un piccolo corteo lungo le vie del centro. Ingresso: 5 euro, ridotto 3 euro. In caso di maltempo, l’appuntamento sarà annullato. Informazioni 049.9404485.



Grado e il casone. La Natività in riva al mare: tema marinaro per i presepi nel centro storico dell’isola di Grado, tra chiese, calli e campielli dall’8 dicembre al 6 gennaio. Tra i più apprezzati ogni anno quello realizzato su un tipico casone nel porto interno dai Portatori della Madonna di Barbana (nella foto di Alessandro Secondin). La rassegna prosegue nella vicina Aquileia, con i presepi raccolti in Palazzo Meizlik e nelle vie che si diramano dalla basilica di Santa Maria Assunta.



Villa Manin. La dimora dell’ultimo Doge, che ospitò anche Napoleone Bonaparte quando era ancora generale, si riempie di Natività: fino al 6 gennaio nell’esedra di Levante a Passariano di Codroipo si svolge Presepi in Villa Manin. La rassegna, a ingresso libero, vede raccolti 100 tra i migliori presepi artigianali realizzati sul territorio regionale, con i più svariati materiali. Visitabile anche parte della villa, e il suo parco secolare con alberi monumentali.

Charisacco. Un piccolo gioiello nel cuore del Friuli: è il presepe monumentale di Chiarisacco (Ud, nella foto di Lorenzo Giovanni Pulvirenti) che il Circolo culturale dell’omonima frazione di San Giorgio di Nogaro realizza ogni anno nel laghetto del parco del fiume Corno. Dal 24 dicembre al 15 gennaio lo si può ammirare con le sue forme stilizzate che richiamano il tema della fratellanza. Davvero suggestiva la visione notturna, quando sembra composto di sole luci che si riflettono sull’acqua.

COSÌ IN VENETO



Classici o contemporanei, viventi o semoventi, con antiche statue o moderni diorami: sono centinaia i presepi, in molti casi animati in vere e proprie rappresentazioni, in tutto il Veneto. Molti si sono riuniti nella rete “La Strada dei presepi” che si snoda tra decine di località: per la 14ma edizione il network si è arricchito di aderenti, e di creazioni, che sostiene l’Istituto Oncologico Veneto, cui sono dedicati i proventi della lotteria abbinata (lastradadeipresepi.it).

Non meno appassionante è la rete di mostre ed eventi della tradizione veneta nel Miranese, che fino al 13 gennaio propone “I Presepi nella Terra del Tiepolo” a Noale, Spinea e Mestre. Cuore della rassegna la grande tensostruttura vicino la Parrocchiale di San Giacomo a Caselle de’ Ruffi di Santa Maria di Sala, con 700 espositori da tutta Italia.

Tanti presepi anche nella frazione Mura di Cison di Valmarino, dove dal 16 dicembre al 6 gennaio la Natività è rappresentata lungo le vie del borgo, nei cortili e nei giardini delle case: una cinquantina di presepi riuniti in un unico grande paese-presepe, che ogni anno richiama migliaia di persone.

A Battaglia Terme, il Gruppo Presepisti propone la Natività sull’acqua con personaggi animati. Il 24 dicembre alle 20.30 benedizione e posa del Bambinello con barche illuminate in arrivo dalla Cavana e canti corali, mentre a Peschiera del Garda il presepe è sott’acqua, sul fondo del Canale di Mezzo, da ammirare da Ponte San Giovanni: grandi sagome metalliche verniciate con pittura riflettente illuminate da uno scenografico gioco di luci. La posa si completa nel tardo pomeriggio della vigilia di Natale con il corteo natante dei pastori e della Sacra Famiglia e la deposizione di Gesù Bambino ad opera dei sommozzatori.

Tra i molti presepi viventi, uno dei più celebri è quello di Annone Veneto, in scena lunedì 24 dicembre dopo la Messa delle 23, con repliche nei pomeriggi del 26 e 30 dicembre e del 6 gennaio nel parco della Nuova S. Vitale, con 200 figuranti. Impegna 150 figuranti e una trentina di animali il presepe vivente di Pontelongo, che inaugurerà dopo la messa della Vigilia per essere riproposto a Natale e a Santo Stefano e il 30 dicembre; a gennaio si visita il 6, 13 e 20 al pomeriggio, e la sera del 5 gennaio per l’arrivo dei Re Magi.

COSÌ IN FRIULI



Il viaggio tra i presepi del Friuli Venezia Giulia parte dalla Carnia, zona montana duramente colpita dall’ondata di maltempo di fine ottobre ma rialzatasi prontamente con orgoglio: visitarla durante il periodo natalizio è anche un modo per dimostrare vicinanza ai suoi abitanti ammirando allo stesso tempo dei presepi bellissimi.

A Forni Avoltri l’intero paese è coinvolto con la rassegna Presepiando nelle vie del capoluogo e delle frazioni, mentre a Paluzza nel borgo di Timau c’è il presepe delle bambole, vestite con costumi tipici carnici. I Cramârs erano i venditori ambulanti che dalla Carnia si spostavano nell’area di lingua tedesca e a Ravascletto nella chiesa di Santo Spirito viene allestito il presepe a loro dedicato.

A Sutrio ancora presepi nelle vie del borgo e lo straordinario presepe di Teno, dal soprannome del suo creatore, l’artigiano Gaudenzio Straulino scomparso 30 anni fa dopo aver realizzato questa meraviglia in legno. Itinerari dei presepi anche a Tolmezzo e Verzegnis.

Rimanendo sempre in montagna, ma spostandoci nel vicino Tarvisiano, rassegne presepiali si ammirano a Malborghetto Valbruna, Moggio Udinese (qui le natività sono allestite nel borgo e nella torre medievale), Stolvizza di Resia (con discesa della stella cometa e presepe vivente il 24 e 26 dicembre e il 6 gennaio), Tarvisio e Pontebba.

A Cividale del Friuli, città longobarda, presepe storico nel Monastero di Santa Maria di Valle (dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco) oltre ad altri allestimenti come nelle vicine Corno di Rosazzo, Manzano, Premariacco (suggestivo quello all’Ancona di Ipplis) e a Prepotto, dove è molto apprezzato quello della cripta del santuario di Castelmonte.

E ancora la zona tra Gemona e Venzone, cittadine rinate dopo il terremoto del 1976, con presepi nelle chiese e nei borghi, per passare al vicino Friuli collinare ad Attimis con la sua rassegna e il suo presepe vivente la notte del 22 dicembre. In zona anche altre meraviglie, come il presepe subacqueo nelle acque limpide del lago di Cornino a Forgaria, i presepi nella fortezza di Osoppo, quelli di San Daniele e Tarcento fino a quello monumentale di Vendoglio a Treppo Grande, con le statue di gesso realizzate oltre mezzo secolo fa che si muovono.

A Udine, novità di questo Natale è la rassegna in galleria Tina Modotti, mentre nella vicina Ara Grande di Tricesimo è allestito uno dei presepi monumentali più noti della regione. A Pozzuolo del Friuli invece si possono ammirare gli originali alberi di Natale presepiali, che riuniscono i due simboli della festa. E ancora presepi a Codroipo, Cervignano e Palmanova oltre a quello animato di Perteole di Ruda.

Spostandoci in Friuli occidentale, ecco i presepi allestiti a Pordenone e nei borghi storici di Poffabro, Cordovado, Polcenigo e Valvasone Arzene. Presepe vivente dell’Abbazia di Sesto al Reghena il 24 e 26 dicembre e di Barcis sempre la vigilia.

Presepi anche nella zona di Gorizia, sia in città che a Cormòns, Monfalcone e nei paesi vicini (da non perdere quello animato con voce narrante di Selz di Ronchi dei Legionari). E ancora nelle parrocchie di Trieste (in città aperto il Museo del Presepio in via dei Giardini, con mille opere) e nei borghi del Carso. Infine, la riviera friulana.

A Lignano Sabbiadoro il famoso presepe monumentale realizzato con la sabbia (ne vengono utilizzati 150 metri cubi), vicino alla Terrazza mare. Nella vicina Corgnolo di Porpetto 15 mila metri quadri di presepe con circa 300 statue a grandezza naturale con costumi realizzati a mano.

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