Ecco il caffè più caro del mondo: una tazzina costa dieci euro

PADOVA. È il caffè più caro al mondo. Una tazzina costa 10 euro al banco, eppure anche in tempi di crisi ci sono clienti che lo vanno tranquillamente ad acquistare al bar. In città questo caffè così raro, chiamato Kopi Luwak, è in vendita soltanto al bar Cadò, il locale che si trova all'incrocio tra via Scrovegni e via Berchet ed è gestito da Antonino Ceraolo, siciliano da una vita a Padova.
Il Kopi Luwak viene prodotto solo in alcune isole dell'Indonesia, tra cui Giava e Sumatra. Viene fuori dal processo di biofermentazione che ha per protagonista uno zibetto. L'animale mangia le bacche di alcuni frutti esotici, i cui noccioli, successivamente, vengono espulsi. È proprio da questi residui di cibo, una volta torrrefatti, che si ricava il prezioso caffè. Se ne producono solo 250 chilogrammi all'anno. I clienti del Kopi Luwak arrivano anche da fuori città. Persino da Trieste e da Verona.
Ma perchè gli appassionati del caffè indonesiano arrivano a fare così tanti chilometri per bere, in trenta secondi, una bevanda che costa ben 10 euro? Ce lo spiega direttamente il signor Antonino, che da anni, è anche uno dei baristi più attivi dell'Appe. «Il cliente, che ogni tanto arriva da Trieste, spende volentieri i dieci euro perchè è convinto che il Kopi Luwak sia un potente ed efficace afrodisiaco. Sa, ormai c’è chi a una certà età ha bisogno di un aiutino. Questo è un prodotto naturale che arriva dall'Oriente e non uno stimolante chimico. Un altro cliente, poi, lo considera un efficace e sicuro cardiotonico. Si tratta di un signore che ha già avuto due infarti e, quindi, lo ritiene un toccasana naturale. Ed, infine, c'è una terza tipologia di clientela. Sono i pazienti colpiti da un tumore. Sono persone che sono già in chemioterapa ed hanno deciso di sperimentare tutto cio che è possibile prima di arrivare alla fase terminale».
Naturalmente la maggioranza degli appassionati del caffè indonesiano è formata da clienti che bevono il Kopi Luwak solo perchè devono dimostrare, davanti a tutti gli altri avventori abituali del locale, che si possono permettere di spendere dieci euro per un semplice caffè. E non è un caso che, proprio in questi giorni natalizi, ci sia stato un cliente che ne ha acquistato un etto per farne un regalo da mettere sotto l'albero.
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