Ecco le migliori pizzerie di Padova e provincia: Gigi Pipa superstar

La classifica del Gambero Rosso premia con i tre spicchi (massimo riconoscimento) il locale di Alberto Morello a Este. Le altre segnalazioni 
Una delle pizze di Gigi Pipa
Una delle pizze di Gigi Pipa

PADOVA. È uscita l’ottava edizione della Guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso, un punto di riferimento per le pizzerie di tutta Italia. Quella presentata è una guida che fotografa il momento e le conseguenze dovute alla pandemia: le guide hanno avuto più difficoltà nel raggiungere e recensire i locali, per questo è stato scelto di non usare voti e classifiche, e di raccontare le realtà con le loro peculiarità, di dare un quadro generale delle pizzerie italiane, dalle classiche con servizio al tavolo a quelle da asporto, valutando anche il delivery, servizio fondamentale negli ultimi mesi.

Alberto Morello (Gigi Pipa)
Alberto Morello (Gigi Pipa)

La guida del Gambero Rosso ha scelto di mantenere gli “spicchi”, da uno a 3, che premiano le eccellenze, chi continua a sperimentare e chi non lascia la tradizione. Altra novità le “tre rotelle” riservate alle pizzerie che operano per asporto.

La pizzeria Gigi Pipa
La pizzeria Gigi Pipa

L’unica pizzeria padovana che porta a casa “Tre spicchi” per la categoria “pizze a degustazione” è Gigi Pipa di Este, guidata dal pizzaiolo Alberto Morello «impegnato a governare con maturità impasti, personale, due forni e un’attivissima cucina. L’orto rappresenta ancora oggi l’altra metà del tutto: dalle coltivazioni a fianco alla pizzeria – gestite dallo staff della pizzeria– Alberto raccoglie in ogni stagione ortaggi ed erbe freschissime, proposte sulle pizze sia a crudo che in cottura, tali e quali o sotto forma di topping. Gli impasti sono ottenuti da farine macinate a pietra e lunghe lievitazioni; ci si affida al lievito madre per le pizze a degustazione, alla biga per le pizze tradizionali» come si legge nella guida.

Una pizza del Pedrocchino, di Campodoro
Una pizza del Pedrocchino, di Campodoro

Per la categoria “Pizza Italiana” si sono aggiudicati “Due spicchi” il Pedrocchino di Campodoro, gestito dalla famiglia Rampazzo, sinonimo da tempo di qualità, tra le pizze più amate ci sono “L’ha Girata” (pizza a mezzaluna servita a tranci, lievitata cinque giorni e poi altre 4 ore dopo la farcitura) e “L’ha Frittha” (pizza fritta in olio d’oliva, guarnita con pomodoro e burrata o mozzarella di bufala e altri ingredienti). Il secondo riconoscimento è andato a Daltrocanto di via Cristofori a Padova «dove cibo e ristorazione vengono concepiti partendo da un altro punto di vista, quello della responsabilità sociale, agricola e ambientale». Due Spicchi anche all’ABC Montecchia gestita dalla famiglia Alajmo: l’appassionato di impasti e sperimentazione è da sempre Massimiliano.

Una pizza dell'ABC di Montecchia
Una pizza dell'ABC di Montecchia

Mentre l’Officina della pizza di Davide Barbato di via Bachelet, porta a casa le “Due rotelle” come eccellenza per le pizze per asporto, apprezzata dalle guide per la cottura perfetta della pasta e per gli ingredienti, di stagione e colti dall’orto del locale.

Qualche soddisfazione e “Uno spicchio” anche per la Taverna Azzurra di Abano Terme, Val Pomaro di Arquà Petrarca e Fuori di Zucca di Noventa Padovana, premiata per la qualità della pizza italiana. — .

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