Ecorex chiede l’ampliamento e domani presenta il progetto

Monselice (PD), 4 luglio 2019. Intervista alla ditta Ecorex in via umbria a Monselice. Nella foto: l'esterno della ditta.
Monselice (PD), 4 luglio 2019. Intervista alla ditta Ecorex in via umbria a Monselice. Nella foto: l'esterno della ditta.

MONSELICE. Domani alle 18, nella sala consigliare del municipio, la ditta Ecorex Srl presenterà alla cittadinanza il progetto di ampliamento dell’impianto in zona industriale sito in via Umbria, di recupero e smaltimento rifiuti pericolosi e non, con produzione di materie prime seconde.

Ecorex non era obbligata dalla legge a presentare i lavori di ampliamento, ma l’amministratore unico Mirko Muraro ha preferito la trasparenza e la chiarezza verso i cittadini di quanto avviene ed avverrà all’interno della struttura. «La nostra ditta ha sempre operato con serietà e correttezza, non abbiamo mai avuto alcun tipo di sanzione da parte di enti ed autorità né lamentele da parte dei cittadini, per questo desideriamo e troviamo corretto illustrare agli abitanti di Monselice e limitrofi come opera Ecorex» dice.

L’azienda ha appena festeggiato i dieci anni di attività e nella sede di Monselice si occupa della gestione di rifiuti speciali e consulenze ambientali per piccole e medie imprese che operano con rifiuti derivanti dalle auto, dalle carrozzerie ed autofficine. Si tratta di un sistema di micro raccolta che verrà ampliato all’interno della sede esistente, ad elevata tracciabilità che permette il corretto smaltimento di tutti quei rifiuti speciali, come oli, filtri dell’aria, antigelo.

«Il nostro obiettivo» spiega Antonio Casotto amministratore di Ethan «è quello di creare una nuova coscienza attorno alla gestione dei rifiuti, che devono essere visti come una risorsa da riutilizzare. Noi li studiamo da un punto di vista tecnico, chimico e fisico, ricercando le soluzioni per poterli recuperare. L’ampliamento servirà a rendere ancora più efficiente il sistema di recupero e riutilizzo in determinate industrie».

L’azienda si è dotata volontariamente di elevati sistemi di sicurezza e prevenzione, come un sistema di nebulizzazione antincendio, che utilizza l’acqua piovana.

Giada Zandonà

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova