Edilizia, senza bonus a Padova a rischio 1.200 posti di lavoro
Il report della Cna sulla crisi del settore dopo l’eliminazione del Superbonus e delle altre agevolazioni fiscali. Ecco tutti i rischi
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Il settore delle costruzioni, che con 13.600 imprese attive rappresenta oltre il 14% dell'economia della provincia di Padova, rischia una brusca battuta d’arresto a causa del mancato rinnovo dei bonus edilizi. Dopo l’effetto positivo innescato dal Superbonus 110% e dal Bonus Facciate negli anni passati, il comparto si trova ora a fronteggiare un futuro incerto, con previsioni di calo significativo per imprese e occupazione.
Contraccolpo pesante
«La scelta di ridimensionare o eliminare i bonus fiscali – dichiara Luca Montagnin, presidente di Cna Padova e Rovigo – rischia di provocare un contraccolpo pesantissimo per il nostro territorio. Negli ultimi anni, queste agevolazioni hanno rappresentato un motore fondamentale per la crescita del settore edile, creando un mercato di oltre 422 milioni di euro solo nel 2022. Oggi temiamo, nel prossimo biennio, una contrazione di circa 300 milioni di euro del mercato delle costruzioni (meno 16%) che potrebbe tradursi in una perdita di 200 – 300 imprese e tra i 450 e i 600 posti di lavoro all’anno. È un colpo che il settore difficilmente potrà assorbire senza conseguenze importanti».
La situazione a Padova
Le imprese attive nella provincia di Padova, come detto, sono circa 13.600, suddivise in 4.300 nella costruzione e progettazione di edifici, 3.600 nell’impiantistica elettrica ed idraulica e 5.700 di finitura degli edifici (cappottisti e cartongessisti, intonacatori e pittori, posatori di infissi, installatori di rivestimenti, per citare i principali). La suddivisione dell’ultima categoria va sempre considerata un po’ “con le pinze”, in quanto moltissime aziende si occupano di più attività trasversali, così come le imprese di “costruzione pura” sono in grado spesso di occuparsi anche di realizzazione completa dell’edificio.
Tutte queste imprese locali hanno beneficiato in modo significativo dei bonus fiscali, che hanno permesso un aumento delle attività e dell'occupazione: nel 2024, il numero di addetti ha sfiorato i 30.500, un record per il settore. Anche dal punto di vista fiscale, gli incentivi hanno generato ricadute positive: nel 2022, le detrazioni dichiarate dai contribuenti della provincia di Padova hanno superato i 213 milioni di euro, con una crescita costante rispetto ai 165 milioni del 2018.
L’inversione di tendenza
Tuttavia, la legge di bilancio 2025 segna un'inversione di tendenza. L’eliminazione del Superbonus e del Bonus Facciate, unita alla riduzione dei massimali di spesa per il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus, avrà effetti depressivi sull’intero sistema economico locale. «È fondamentale – aggiunge Montagnin – che il governo e le istituzioni locali intervengano con urgenza per ridare stabilità al settore. Occorre ripensare il sistema degli incentivi in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale, garantendo certezze alle imprese e ai lavoratori».
Il comparto edile non è solo un pilastro economico, ma anche un elemento strategico per il territorio: la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici rappresentano obiettivi cruciali per il futuro. «Non possiamo permetterci di tornare ai livelli pre-Superbonus – conclude Montagnin –. Serve un dialogo con il Governo per trovare soluzioni che mantengano vivo il settore, senza sacrificare le ambizioni di sostenibilità e innovazione che abbiamo costruito negli ultimi anni».
Per non trovarsi impreparati riguardo lo schema attuale dei bonus fiscali per il sistema casa, le prospettive future e le opportunità di mercato, CNA organizzerà nelle prossime settimane appuntamenti nel territorio per le aziende dell'edilizia e dell'impiantistica, a cui verrà consegnata una guida tecnica aggiornata per gli operatori del settore ma utile anche per il cliente finale. La sede provinciale di Padova ospiterà il primo incontro mercoledì 5 febbraio, il secondo incontro sarà in sede provinciale a Rovigo il 6 febbraio, entrambi alle ore 18.30.
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