Effetto Covid per la Protezione civile padovana: boom di adesioni

PADOVA. È boom di domande di arruolamento nella Protezione Civile. La situazione straordinaria appena vissuta, con l’irruzione del Covid 19, assolutamente inaspettata, anomala, fuori da ogni possibile previsione, ha spinto soprattutto i giovani ad avvicinarsi al mondo attivo del volontariato. Tant’è che in appena tre mesi sono arrivate alla Protezione Civile circa 300 richieste da tutta la provincia per entrare a far parte del gruppo dei cosiddetti “angeli dell’emergenza”.
In media vengono reclutati circa 50 volontari all’anno, ma spesso si è andati in affanno e non sono neanche stati raggiunti i numeri per far partire i corsi. Appena 4 anni fa, proprio sulle colonne del Mattino, si era posto il tema della crisi di vocazione dei volontari, che costrinse l’allora assessore Maurizio Saia a riempire la città di manifesti 6x3 per promuovere i bandi di arruolamento.
La crisi economica e il tanto impegno richiesto, a fronte di zero rimborsi, erano solo alcune delle motivazioni date nel 2016 per spiegare il distacco. Un corpo “vecchio”, con una media di età dei volontari attorno ai 50 anni, e che invece adesso ha l’opportunità di crearsi un vivaio. Le domande pervenute infatti sono per la maggior parte di ragazzi tra i 20 e i 30 anni.
Effetto Coronavirus
«Durante e subito dopo l’emergenza sanitaria sono arrivate tra le 280 e le 300 domande nei vari distretti». A confermare la notizia è Vincenzo Gottardo, consigliere provinciale con la delega alla Protezione Civile, impegnato in prima persona tra marzo e maggio negli interventi dei volontari durante il lockdown. «Siamo assolutamente gratificati da questi numeri e devo dire che non ce l’aspettavamo» risponde Gottardo «e infatti adesso dovremo organizzarci, perché solitamente facciamo un corso all’anno, mentre adesso ne dobbiamo prevedere almeno otto. Su questo dovremo lavorare insieme alla Regione».
È l’effetto Coronavirus, che attraverso le immagini degli interventi della Protezione Civile ha attratto e convinto moltissimi giovani ad avvicinarsi al mondo del volontariato: «Inevitabilmente è così, perché non abbiamo mai avuto un numero così alto tutto insieme. Ultimamente, per tanti motivi, magari aveva perso un po’di seduzione, ma non per demeriti, piuttosto per difficoltà oggettive dovute al tempo che va dedicato ad una missione del genere. Quello che ci dà fiducia è l’età delle persone che hanno fatto richiesta: il più grande ha 35 anni» rivela Gottardo.
I numeri
Questi 300 nuovi volontari, che potrebbero anche aumentare nei prossimi mesi, andranno quindi ad unirsi ad un esercito che nella provincia conta 3.500 iscritti, di cui 1.560 sono stati operativi ogni giorno durante il lockdown. Nonostante un passato di crisi, quindi, il corpo tiene.
«La Protezione Civile provinciale funziona molto bene, sia dal punto di vista degli uomini che dei mezzi. Abbiamo un parco auto e delle attrezzature di altissimo livello, compresa la colonna mobile della Regione Veneto. Però dobbiamo guardare al futuro» sostiene il consigliere provinciale.
Questo perché oggi c’è stata l’emergenza Covid, improvvisa e durata mesi, ma in futuro ce ne potrebbero essere delle altre: «Esatto, quello che ci stiamo chiedendo è proprio questo: se si aggiunge emergenza ad emergenza riusciremo a far fronte a tutto? In questi mesi, in cui siamo stati impegnati tutti a causa del Coronavirus, c’è stato anche l’allarme esondazioni. Fortunatamente non sono avvenute, ma se si fossero sovrapposte le emergenze avremmo dovuto lavorare su due fronti. Su questo dobbiamo riflettere, pur avendo una Protezione Civile molto solida».
I corsi
Per entrare a far parte del corpo della Protezione Civile bisogna avere tra i 18 e i 60 anni, seguire un corso base di addestramento della durata di 60 ore, frequentare obbligatoriamente almeno l’80% delle lezioni e sostenere un esame scritto finale.
Superata la prova scritta si viene ammessi a svolgere un periodo di prova di sei mesi. La parte più difficile poi però è rimanere, e il fattore emotivo davanti all’impegno concreto diventa a quel punto fondamentale. —
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