Ekene, ex Edeco punta alla gestione dell’hub di Treviso

La coop Ekene, nata sulle ceneri di Edeco travolta dalle inchieste giudiziarie per la gestione degli hub per l’accoglienza dei profughi a Bagnoli e a Cona, punta alla gestione della ex Caserma Zanusso di Treviso ora in mano alla Nova Facility.

Ekene, onlus fondata nel 2017, ma attiva ufficialmente solo dal 22 novembre del 2020, ha presentato un ricorso al Tar nell’ambito della gara da 2,4 milioni di euro l’anno. I titolari della Ekene - nel cda siedono Sara Felpati, già vicepresidente di Edeco, moglie di Simone Borile (che di Edeco è stato presidente), e Annalisa Carraro, altra componente del cda di Edeco - vedendosi negata la possibilità di effettuare un sopralluogo nella struttura (per aver presentato la domanda con alcuni giorni di ritardo), si sono rivolti al Tar e hanno ottenuto l’annullamento del provvedimento di diniego. Il contenzioso si è risolto prima con una sospensiva che ha concesso la visita al personale della onlus e poi con la sentenza dei giudici amministrativi che hanno imposto la rifusione totale delle spese legali, quantificate in 5 mila euro.

Nel frattempo, svolto il sopralluogo, la procedura di gara sta ora volgendo al termine: «La commissione esaminatrice ha già espletato le procedure di sua competenza», fanno sapere dalla Prefettura trevigiana, «sono in corso ulteriori verifiche e accertamenti per l’approvazione della graduatoria».

Dal gennaio del 2017 la gestione dell’ex Zanusso è in capo alla Nova Facility, la stessa cooperativa che gestisce anche l’hub trevigiano della caserma Serena. A Oderzo un’eventuale aggiudicazione da parte di Ekene segnerebbe una svolta importante, ma anche un sostanziale ritorno al passato, dato che è una realtà già molto nota alle cronache regionali nel business dei centri di accoglienza. Edeco, di cui Ekene è emanazione, nel 2016 fu la prima ad attivare l’hub di Oderzo, e non solo. Ha svolto il ruolo di dominus nel settore dell’accoglienza. Il vecchio gruppo dirigente, malgrado una pesante inchiesta giudiziaria, continua a operare con nuove ragioni sociali. —

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