Elezioni e firme irregolari: anche Enrico Pavanetto nei guai

Il pm Sergio Dini ha chiesto di processare l’esponente della Destra padovana. L’ex assessore accusato di aver “certificato” alcune sottoscrizioni non autentiche
SALMASO - CONSIGLIO PROVINCIALE. ENRICO PAVANETTO SALMASO - CONSIGLIO PROVINCIALE
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PADOVA. Guai giudiziari per Enrico Pavanetto, 41 anni residente a Piazzola sul Brenta, ex assessore provinciale alla Sicurezza nella giunta di Barbara Degani, in quota a Fratelli d'Italia. È accusato di aver certificato come autentiche firme che 13 cittadini non avrebbero riconosciuto come proprie in calce alla lista di alcuni candidati, per il Movimento sociale Fiamma Tricolore, a un seggio del Senato della Repubblica in occasione delle ultime elezioni politiche.

La contestata autenticazione, contenuta in una dichiarazione di presentazione allegata alla lista, è stata presentata all’ufficio elettorale della Corte d’appello di Venezia in vista della partecipazione alle politiche previste tra il 24 e 25 febbraio 2013. Ma, sempre secondo la procura, l’operazione che ha provocato l’inchiesta – la “costruzione” di quella lista con le firme – sarebbe avvenuta tra Vescovana, Anguillara e Boara Pisani nel periodo compreso tra il 9 e il 19 gennaio 2013. Il reato è disciplinato dall’articolo 30 contenuto nel Decreto presidenziale numero 30 votato il 30 marzo del 1957. Articolo che stabilisce: «Chiunque forma falsamente, in tutto o in parte, liste di elettori o di candidati, schede o altri atti... destinati alle operazioni elettorali o altera uno di tali atti veri, o sostituisce, sopprime o distrugge in tutto o in parte uno degli atti medesimi è punito con la reclusione da uno a sei anni. È punito con la stessa pena chiunque fa scientemente uso degli atti falsificati, alterati o sostituiti, anche se non abbia concorso alla consumazione del fatto».

Firme irregolari per Forza Nuova, rinviato a giudizio l’assessore Grigoletto
BARSOTTI - CONSIGLIO COMUNALE

L’inchiesta è stata coordinata dal pubblico ministero Sergio Dini che ha sollecitato il processo a carico di Pavanetto, difeso dall’avvocato Leonardo Mazzucato. Ora, dopo la richiesta del magistrato inquirente, la parola passa al gup padovano Domenica Gambardella che si pronuncerà il 28 gennaio. Ma l’ex assessore Pavanetto è già a processo per lo stesso reato con altri noti esponenti della destra padovana, tra cui l'assessore comunale alla Mobilità Stefano Grigoletto. E sempre per l'accusa di aver certificato come autentiche firme (è quanto sostiene la pubblica accusa) mai apposte da alcuni cittadini in calce alla liste per garantire la candidatura a governatore del Veneto del leader padovano di Forza Nuova, Paolo Caratossidis, nella tornata elettorale del 2010, vinta da Luca Zaia. Il processo si è appena aperto davanti al giudice monocratico Elena Lazzarin con la presentazione della lista dei testimoni: si entrerà nel merito nella prossima udienza del 30 giugno.

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