Elezioni, nuove sedi per il 20 per cento dei seggi a Padova: ecco dove si vota
Sono 160 in provincia e 19 in città, coinvolti 37 comuni. Il prefetto: «Grande lavoro per garantire sicurezza e minori disagi»

PADOVA. «A Padova e provincia è stato fatto un gran lavoro per allestire e spostare i seggi. Sono state liberate anche tre case di riposo, e spero che adesso tutto questo, da provvisorio ed emergenziale diventi definitivo». Il prefetto Renato Franceschelli è soddisfatto dello sforzo fatto dalle amministrazioni per prepararsi alla due giorni di elezioni regionali (domenica e lunedì prossimi) in era Covid.
Ecco l'elenco di tutte le nuove sedi di seggio
In 37 comuni, Padova compresa, sono stati spostati in totale 179 seggi (il 20% del totale) per rispettare le norme anticontagio (19 nella città del Santo), spesso da una scuola a un’altra, ma anche in sedi comunali, impianti sportivi e parrocchie, messe a disposizione per far fronte all’emergenza. «Su 888 seggi in totale è stato un lavoro enorme, anche perché così si evita di interrompere in molti casi le attività scolastiche riprese da poco» evidenzia Franceschelli «e personalmente sono molto soddisfatto anche della collaborazione che c’è stata tra tutti gli enti coinvolti. Questa è stata una procedura d’urgenza, ma mi auguro che poi diventino stabilmente sede di seggio anche per le elezioni che verranno».
Uno degli esempi è quello di Casa Leonardo in via dei Colli, tra i nuovi seggi che permetteranno ai ragazzi della scuola Arcobaleno di non dover interrompere le attività in occasione delle elezioni. Spostati anche i seggi padovani nelle case di riposo Ira, Oic di via Nazareth e Pio XII, rispettivamente all’istituto Da Vinci di via Wiel, alla Falconetto di via Dorighello e alla Scuola della Vittoria in via Armistizio. In provincia invece molti seggi sono stati spostati ad Abano Terme, Baone, Cadoneghe, Este, Montagnana, Noventa Padovana, Piove di Sacco, Rubano e la stessa Vo’ Euganeo.
I seggi sono stati tutti sanificati ieri, ma l’operazione si ripeterà domani dopo l’arrivo di scrutatori e presidenti presenti al seggio, e ovviamente lunedì al termine del voto.
«I seggi che non sono scuole ci hanno permesso di organizzare e realizzare per tempo tutte le operazioni necessarie al voto, che in questa occasione prevedono anche la santificazione degli spazi» spiega l’assessora ai servizi demografici e provveditorato, Francesca Benciolini «e sono molto orgogliosa di questo lavoro, un obiettivo che abbiamo perseguito con determinazione e che sarà solo il primo passo per spostare quanti più seggi possibile fuori dalle scuole.
Ringrazio tutti i collaboratori del Comune, in particolare l’Ufficio elettorale e il Provveditorato, che ci hanno permesso di poter garantire sicurezza e meno disagi per la cittadinanza».
Argomenti:regionali veneto 2020
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