Elezioni regionali Veneto: Bisato, Pan, Barison e Gardini, ecco il poker dei grandi delusi a Padova

PADOVA. Alessandro Bisato, Giuseppe Pan, Massimiliano Barison e Elisabetta Gardini. È il poker dei grandi delusi di queste elezioni regionali. “Big” che hanno raccolto anche molte preferenze ma che per i meccanismi della legge elettorale non hanno visto scattare il collegio e sono rimasti fuori da Palazzo Ferro Fini. Il più deluso dovrebbe essere il segretario regionale dem: è infatti il candidato non eletto con il maggior numero di preferenze di tutto il Padovano. Non sono bastate infatti 5.044 persone che hanno scritto il nome Bisato sulla scheda: “colpa” del fatto che è scattato a Padova il posto del “Veneto che vogliamo” (con l’elezione di Elena Ostanel) sottraendo così il secondo scranno al Pd.

Paradossalmente dovrebbe prendersela con Zaia l’ex assessore all’agricoltura Giuseppe Pan per il mancato ritorno al Ferro Fini: la lista con il nome del governatore ha fatto l’en plein e alla Lega padovana è rimasto un solo posto, occupato manu militari dalle 11.660 preferenze di Roberto “bulldog” Marcato. Non sono bastate 3.217 preferenze a Elisabetta Gardini, commissario padovano di Fratelli d’Italia ed ex europarlamentare. Nonostante il buon successo di consensi del partito, a Padova c’è un solo posto in consiglio ed è stato conquistato da Enoch Soranzo. Infine Massimiliano Barison, già consigliere regionale ed ex sindaco di Albignasego, si può dire che abbia compiuto un’impresa raccogliendo 4.920 preferenze in una lista minore come quella per l’autonomia a sostegno di Zaia. Non è bastato perché il posto da consigliere è scattato a Verona dove Tomas Piccinini ha raccolto 3.408 voti. Eppure a Venezia andrà lui. Sono i casi (sfortunati) della politica. —
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