Era sparito con la cassa condannato a sei mesi
Era sparito con la cassa del condominio “Al Liviano” in via Del Patriarcato 35. Di lui nessuna notizia, nemmeno al processo. A quattro anni dal fatto, il giudice padovano Alessandro Canestrari ha condannato a sei mesi di carcere e a 600 euro di multa Alessandro De Rogatis, 68 anni, originario di Napoli e un tempo residente a Padova dove lavorava come amministratore condominiale, oggi tornato in Campania, imputato di appropriazione indebita aggravata per aver cagionato un danno di rilevante gravità. Concessa la sospensione condizionale della pena e la non menzione. È nel marzo del 2008 che un’inquilina del palazzo di via Del Patriarcato legge un articolo sulla stampa locale dove si racconta la vicenda di un pesante ammanco dal conto corrente di un condominio in via Del Dotto: indagato risulta l’amministratore le cui iniziali corrispondono a quelle di De Rogatis. La donna, che non era mai stata troppo convinta dal professionista, fa una serie di accertamenti e scopre che sotto inchiesta è proprio lui. Così allerta tutti i condomini che convocano un’assemblea alla quale è invitato l’amministratore. Ma l’uomo tergiversa, accampando sempre nuove scuse. Finché i proprietari degli alloggi gli revocano l’incarico, nominando al suo posto Emanuela Traini. Sarà quest’ultima a reclamare inutilmente dal collega tutta la documentazione contabile relativa al palazzo. Alla fine Traini è costretta a interpellare i fornitori, verificando mancati pagamenti per 18.230 euro, mentre nel conto corrente condominiale, acceso presso l’ufficio postale in via Cernaia, risulta un buco di 20 mila euro: in cassa sono trovati appena 219,31 euro. Tutta la vicenda è stata ricostruita in aula dall’amministratrice e dall’avvocato Barbara Cotrufo, proprietaria di un immobile nel palazzo, che ha contribuito a ricostruire la vicenda.(cri.gen.)
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