Ergastolano di 38 anni si suicida in carcere a Padova

Tragedia al Due Palazzi, avrebbe inalato i gas di un fornelletto da cucina ma la madre non crede all'atto deliberato: disposta l'autopsia. Tre anni fa era evaso a Sassari
GENESIN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CAMERA PENALE ALLA CASA DI RECLUSIONE
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PADOVA. Un detenuto di 38 anni, Eder Marhila, è stato trovato morto nella sua cella di isolamento nel carcere Due Palazzi di Padova. Condannato all’ergastolo, è morto per aver inalato il gas di un fornello, di quelli utilizzati dai carcerati per cucinare. Lo conferma la Cgil Polizia Penitenziaria. Marhila, albanese, si trovava a Padova da qualche mese appena.

Già a Torino aveva tentato più volte il suicidio, sempre nel medesimo modo. Nel 2006, a Rimini, il 38enne investì cinque donne: una di queste, Ester Melucci di 89 anni, perse la vita. L’arresto del pirata della strada era avvenuto solo nel 2010. Era stato condannato a 30 anni dalla Corte d’Assise d’Appello di Bologna nel 2013, condanna divenuta ergastolo in terzo grado con la Cassazione.

Tre anni fa era evaso dal carcere di Sassari-Bancali, dov'era recluso per una condanna a 18 anni per cumulo pene per tentato omicidio, detenzione di armi, traffico di droga, rissa e altri reati: aveva approfittato di un permesso premio, ma era stato intercettato dopo un breve lasso di tempo. Alla tesi del suicidio non crede la madre del detenuto, che si è affidata a un legale e ha chiesto che un perito di parte sia presente all’autopsia che sarà effettuata nei prossimi giorni.

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