Due banditi armati sequestrano un bus: a Padova l’esercitazione con il negoziatore
La polizia di Stato ha organizzato la simulazione in zona industriale. Il questore Odorisio: «Un’attività finalizzata a testare i tempi di reazione»

Due malintenzionati armati fanno irruzione in un autobus di BusItalia, sequestrano il mezzo e prendono in ostaggio i passeggeri. Fortunatamente non è la realtà, ma un’esercitazione organizzata dalla Questura martedì pomeriggio, 25 febbraio, in zona industriale. In campo il negoziatore della polizia, la Squadra Volanti, il Reparto Prevenzione Crimine, le Uopi (Unità Operative Primo Intervento), la Squadra Mobile, Scientifica, Digos e uno psicologo della polizia. In tutto 40 agenti.
Si tratta della seconda esercitazione con la figura specializzata del negoziatore. La prima si era svolta un anno fa al supermercato Alì di via dei Colli, luogo in cui due malviventi avevano preso in ostaggio un gruppo di dipendenti e clienti del supermercato, fino a quando, grazie all’intervento del negoziazione, si erano arresi ed erano stati arrestati.
L’obbiettivo era testare i tempi di reazione e di intervento in ottica di “riduzione del danno” e ottimizzazione dei moduli operativi di gestione della criticità, con particolare riferimento al ruolo del negoziatore in chiave di soluzione non cruenta della problematica. L’iniziativa è stata condivisa con la Direzione Centrale Anticrimine – Servizio Controllo del Territorio e con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Nocs, con la collaborazione di BusItalia Veneto che ha dato la disponibilità di un mezzo e ha consentito la partecipazione di un proprio dipendente alla simulazione.
«Questa attività di formazione, fortemente voluta anche dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è finalizzata a testare i tempi di reazione degli apparati operativi e di sicurezza, che devono intervenire nella gestione delle criticità oltre che verificare le capacità di intervento anche in chiave di riduzione del danno, con dispositivi incentrati sul ruolo fondamentale del negoziatore in qualità di unico interlocutore con la persona portatrice della minaccia», ha detto il questore Marco Odorisio.
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