Estate e coronavirus, le regole di Jesolo: spiaggia prenotata e pontili vietati

Vertice fra Capitaneria di Porto, categorie e sindaco Zoggia. Gli ombrelloni dovranno essere distanziati di quattro metri  

JESOLO. L’ultimo incontro con le categorie e la Capitaneria di porto è stato ieri a mezzogiorno, argomento spiagge libere. Jesolo è alle prese con la sfida più difficile della sua storia.

Dovrà organizzare una spiaggia di 15 chilometri secondo modelli completamente nuovi nell’era del coronavirus e del rischio contagio non ancora finito.

E garantire allo stesso tempo una spiaggia fruibile a tutti. Da una parte i consorzi con i vari soci impegnati nella sistemazione e allestimento delle zone in concessione, dall’altra la spiaggia libera da garantire per legge che dovrà diventare una zona necessariamente “controllata”.

La manutenzione e pulizia della spiaggia sono già consentite, mentre procedono i lavori per il ripascimento e la distesa delle dune di protezione. La speranza è di aprire la stagione il primo giugno.

PRENOTAZIONE 

Il sindaco, Valerio Zoggia, ne ha discusso anche ieri, con una certa tensione palpabile nell’aria. L’idea di fondo è che si potrà andare in spiaggia al lido solo con una prenotazione che avverrà tramite una piattaforma specifica con App su telefono o computer.

«Stiamo studiando il sistema migliore», spiega il primo cittadino di Jesolo, «ma la prenotazione sarà essenziale per tutti. Chiunque vada in spiaggia dovrà prenotare, sia che si tratti di zona concessionata sia di spiaggia libera. È il solo modo per garantire debite distanza di sicurezza.

Noi garantiremo la spiaggia gratuita agli jesolani, con ombrellone e lettini, a spese del Comune e sarà la novità di quest’anno. Sulla spiaggia libera avevamo delle idee riguardo a due zone in cui concentrare i pendolari, ovvero in piazza Brescia e davanti alla Croce Rossa di via Levantina.

Adesso la Federconsorzi sta pensando invece di destinare in ogni consorzio di gestione una parte di zona libera dove ci saranno comunque delle delimitazioni e i bagnanti dovranno rispettare la distanza. Non pagheranno nulla e potranno mettere il loro ombrellone o asciugamano, ma senza accedere a servizi in concessioni». Una bella iniziativa che farà felice che chi vuole risparmiare sui costi della spiaggia.

LA PROPOSTA 

UnionMare Veneto, con il presidente Alessandro Berton, ha fissato una serie di punti che sono stati inviati a Regione e Usl e prevedono un percorso che accompagnerà i bagnanti in spiaggia in totale sicurezza. E ha invocato anche un’ordinanza balneare complessiva e valida per tutti i Comuni appoggiandosi alla Conferenza dei sindaci della costa veneta.

Si parte dalla biglietteria, che avrà una delimitazione in sicurezza, postazione che garantisca l’adeguato isolamento tra operatore e cliente, i servizi igienici, presidiati, sanificati, dotati di erogatori con soluzione disinfettante, punti di assistenza primo soccorso, punti informativi, cabine spogliatoio, raccolta rifiuti, eventuale servizio al posto ombrellone, l’animazione, i giochi in spiaggia, le aree fumo. A Jesolo saranno vietati quest’anno, per la prima volta i pontili.

E chiedono un divieto totale per i venditori abusivi che quest’anno avranno davvero vita dura. La battigia sarà lasciata libera per il transito, mentre i bagnanti non potranno più distendersi davanti alle zone concessionarie, tra la prima fila di ombrelloni e la battigia.

DISTANZE 

Per il momento non sono ancora arrivate indicazioni in merito. Si parla di una piantana di 4 metri per 4 metri. Sgonfiata la storia dei separè in plexiglass, non dovrebbero essere neppure confermate le mascherine obbligatorie assieme ai guanti, che in spiaggia sarebbero oltremodo fastidiose oltre a diventare esse stesse antigieniche.

Nessun divieto ai carrettini dei gelati. Tutto ciò che è legale e autorizzato potrà restare in spiaggia. Ma questi aspetti saranno maggiormente precisati da Governo, Regione e Usl. «Ad oggi», spiega il presidente della Federconsorzi, federazione dei consorzi di gestione arenili di Jesolo, Renato Cattai, «non abbiamo ancora indicazioni precise».

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