Difende una ragazza, pestato a sangue fuori dalla discoteca
La violenza domenica notte a Este. Il 21enne del posto ha perso un dente e ha rimediato punti di sutura al labbro: ha sporto denuncia contro ignoti. I carabinieri sulle tracce dell’aggressore
«Ho perso un dente, altri tre si muovono. Mi hanno aperto il labbro. Oggi sono andato a fare denuncia». È il racconto di una serata che doveva essere di festa e si è trasformata in un incubo per un 21enne di Este.
Uscito con gli amici in una discoteca molto frequentata della zona, Radio Londra, si è ritrovato protagonista di una vicenda violenta. Tutto è iniziato domenica notte nel bagno del locale, dove, intorno alle 2.30, il giovane ha assistito a una scena inaccettabile: un ragazzo, sui 25 anni, stava aggredendo una ragazza; a quanto pare, la sua fidanzata.
«Lui l’ha spinta a terra e stava per tirarle uno schiaffo. È stato istintivo intervenire». Insieme a un amico, il ragazzo è riuscito a bloccare l’aggressore e a fermare quella che sembrava l’inizio di un pestaggio. La ragazza, pur visibilmente scossa, è riuscita ad allontanarsi.
«Non so chi fosse lei, ma era chiaramente terrorizzata. Il nostro unico obiettivo era impedirgli di farle del male», aggiunge.
L’uomo, un giovane descritto come alto e muscoloso, è stato allontanato dai buttafuori del locale, ma non è finita lì. Una volta raggiunta l’uscita, il 21enne ha trovato ad attenderlo due uomini, che gli si sono avvicinati con fare minaccioso.
«Mi hanno chiesto se fossi io quello che aveva fermato il loro amico. Ho risposto di sì, pensando volessero sapere cos’era successo. Non mi aspettavo minimamente quello che stava per accadere».
In un attimo, i due hanno sferrato più pugni in pieno volto, colpendolo con violenza.
«Non ho avuto il tempo di reagire. Mi sono ritrovato a terra, con la bocca piena di sangue e un dolore lancinante. Uno dei miei denti è volato via. Ho avuto bisogno di punti sul labbro».
Nonostante le ferite, il 21enne non si pente di essere intervenuto: «Non potevo restare a guardare. Quella ragazza aveva bisogno di aiuto e credo che chiunque avrebbe fatto lo stesso. Ho intuito che fossero tunisini, dato che conoscendo l’arabo so distinguere le varie inflessioni». Tuttavia, l’aggressione subita resta un colpo difficile da digerire, soprattutto per la sensazione di essere stato punito per aver fatto la cosa giusta.
L’intero episodio ha scosso profondamente il giovane e tutti i presenti: quella che doveva essere una serata spensierata è finita con un passaggio in ospedale e un lungo percorso di guarigione.
«Non so come finirà questa storia», conclude, «ma spero che almeno le persone coinvolte siano identificate e chiamate a rispondere di quello che hanno fatto. Per me è importante che ci sia giustizia, non solo per me, ma anche per quella ragazza. Oggi sono andato a fare denuncia».
Oltre all’analisi dei filmati, i carabinieri hanno raccolto delle testimonianze da parte dei presenti, che hanno assistito alla spiacevole scena. Ora si proseguirà per ricostruire l’esatta dinamica sia della prima che della seconda aggressione, avvenuta una all’interno e l’altra all’esterno ella discoteca.
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