Este: musica fino all’una ma solo con l’ok dei vicini

Orari ferrei peri bar nel nuovo regolamento. Permessi negati anche per un anno ai locali che sgarrano

ESTE. Meno serate musicali, orari più stringati, multe salate e il permesso dei residenti per poter far festa. La giunta comunale di Giancarlo Piva ha messo a punto il nuovo regolamento per lo svolgimento di piccoli intrattenimenti musicali nei pubblici esercizi. Un elenco di disposizioni che saranno imposte a tutti i locali cittadini che vorranno proporre musica e intrattenimento, sia nel centro storico che nella periferia. Regole, queste, diventate necessarie dopo le numerose lamentele degli estensi e soprattutto dopo la lunga sfilza di sanzioni che il Comune ha comminato negli ultimi due anni a bar e locali notturni della città.

Autorizzazioni e orari. La delibera impone l’obbligo di richiedere una specifica autorizzazione per ogni tipo di intrattenimento musicale interno ed esterno al locale. Senza quella, non si può far musica. Gli spettacoli esterni, inoltre, potranno essere richiesti solo dall’1 giugno al 30 settembre: oltre questo periodo, ogni tipo di attività sonora dovrà essere organizzata solamente tra le mura del locale. Sono stati inoltre imposti rigidi limiti orari: gli spettacoli interni dovranno terminare entro le 24 nel centro storico, entro l’1 in periferia. Gli eventi che si terranno all’esterno potranno durare fino a mezzanotte il venerdì e il sabato e i prefestivi, negli altri giorni fino alle 23. Settimanalmente si potranno richiedere permessi per non più di tre spettacoli e solo uno di questi potrà celebrarsi all’aperto o nel plateatico del locale. Per evitare che un evento si sovrapponga a un altro (potrebbe accadere in via Matteotti, per esempio, dove c’è più di un bar), il regolamento prevede che ci possa essere un solo spettacolo per via. E per fare in modo che un solo locale non faccia la parte del leone, una struttura potrà richiedere autorizzazioni per non più di tre eventi alla volta. Insomma, i gestori dovranno darsi la mano e coordinarsi per non pestarsi i piedi.

Il permesso. La vera novità del dispositivo è il ruolo fondamentale che viene dato ai cittadini che vivono a ridosso dei locali pubblici fuori dal centro storico. Per poter prolungare lo spettacolo interno oltre le 24 fino all’1, infatti, l’esercizio dovrà ottenere il consenso scritto di tutti i residenti che vivono nel raggio di cento metri dal locale. L’ora bonus, dunque, dovrà essere concessa da vicini e condomini. Un pass non facile da ottenere, se si pensa che a Este negli ultimi mesi più di qualche residente ha avviato vere e proprie campagne di protesta contro alcuni locali facendo scattare i controlli dell’Arpav e dei vigili e costringendo il Comune a emettere restrizioni e multe.

Le sanzioni. I locali che proporranno attività musicali senza aver ricevuto l’autorizzazione degli uffici comunali si vedranno negare i permessi per 90 giorni. Chi supererà i limiti orari, invece, dovrà dire addio a spettacoli e serate per 60 giorni. La reiterazione delle infrazioni, infine, è punita con un anno intero senza autorizzazioni.

Il commento. «La volontà alla base di questo regolamento è quella di preservare due istanze» spiega il sindaco Piva, «ossia tutelare la natura di città d’arte di Este, che deve vedere soddisfatta la sua dimensione turistica e che quindi deve agevolare le attività attrattive degli esercizi pubblici, e allo stesso tempo la necessità di garantire la quiete e il riposo dei cittadini. Non vogliamo limitare l’iniziativa imprenditoriale dei locali, ma è bene ricordare che l’attività prevalente è quella di bar e ristorazione: eventi e spettacoli sono propri di altre realtà».

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