Rifiuti, Etra aumenta la tariffa del 19 per cento: «Adeguamento necessario per il servizio»
La decisione di Etra e Consiglio di Bacino Brenta. Rispetto al 2024 i costi sono lievitati di quasi dieci punti percentuali. «Ma sono aumentati anche gli investimenti»

La tariffa rifiuti è aumentata del 9,6% nel 2024 e del 19,2% rispetto al 2023. Un rincaro che ha sollevato proteste tra i cittadini, ma che trova spiegazione nell’aumento dei costi energetici, nell’inflazione e negli investimenti per migliorare il servizio.
Etra e il Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti hanno chiarito che l’incremento è il risultato di una serie di fattori economici e normativi. «La determinazione delle tariffe non è un atto discrezionale e non può essere modificato per mera opportunità politica», ha spiegato Antonella Argenti, presidente del Consiglio di Bacino. In altre parole, non si tratta di una scelta arbitraria, ma di un adeguamento necessario per garantire la sostenibilità del servizio.
Nel dettaglio, il rialzo è dovuto a due componenti principali. La prima è l’aumento dei costi energetici registrato nel 2022 e 2023, che ha colpito duramente il settore dei rifiuti. Alimentare gli impianti e i mezzi per la raccolta ha richiesto maggiori risorse economiche, aggravando la spesa complessiva.
La seconda è legata agli investimenti infrastrutturali, che hanno visto un incremento significativo: da 117 euro per utenza nel 2023 a 122 euro nel 2024, fino a 151 euro previsti nel 2025. «Per la maggior parte dei Comuni la fatturazione 2024 è stata emessa nei primi mesi dell’anno, prima dell’approvazione della delibera che ha stabilito tali aumenti, e pertanto con il medesimo importo della tariffa 2023.
La fatturazione 2025 contiene il conguaglio 2024 e utilizza la tariffa 2024 in acconto per l’anno 2025 con un aumento complessivo rispetto al 2023 del 19, 2%», ha sottolineato Riccardo Roman, direttore generale del Consiglio di Bacino. «I cittadini contribuiscono in modo significativo agli investimenti che realizziamo a favore di tutto il territorio», ha aggiunto Argenti.
Nel triennio 2023-2025, infatti, Etra ha avviato opere strategiche, tra cui il potenziamento degli impianti, la creazione di nuove piazzole ecologiche aperte 24 ore su 24 e il rinnovo del parco mezzi, che sarà alimentato a biometano prodotto dalla stessa azienda.
L’adeguamento tariffario è stato inoltre influenzato dalla decisione di standardizzare il servizio in tutti i Comuni dell’area Brenta, garantendo uniformità nelle modalità e nelle frequenze di raccolta. Questo processo, avviato nel 2019 con la costituzione del Consiglio di Bacino, ha permesso di razionalizzare le risorse e migliorare l’efficienza del sistema.
Per quanto riguarda le utenze non domestiche, l’introduzione della tariffa unica dal 1° gennaio 2024 ha comportato una redistribuzione dei costi basata sul principio “paga per ciò che butti”. «Non c’è stato un aumento generalizzato, ma una riattribuzione dei costi omogenea su tutto il territorio», ha precisato il presidente di Etra, Flavio Frasson.
L’incremento della tariffa ha inevitabilmente pesato sui bilanci familiari e aziendali. Per attenuarne l’impatto, Etra ha introdotto misure di rateizzazione, estendendo la scadenza della seconda rata da 90 a 120 giorni e offrendo la possibilità di suddividere il pagamento in tre rate anziché due. Inoltre, è stato attivato il bonus sociale rifiuti per le famiglie in difficoltà, che potranno farne richiesta attraverso i propri comuni.
Un elemento fondamentale da considerare è che gli aumenti tariffari sono sottoposti a limiti imposti da Arera, che stabilisce un tetto massimo agli incrementi per evitare speculazioni. «Lo sforzo di contenimento delle tariffe, coniugato alla realizzazione di investimenti che rendano il servizio di gestione dei rifiuti sempre più adeguato alle esigenze degli utenti, è un lavoro quotidiano», ha concluso Frasson.
Tuttavia, ha ribadito che la necessità di mantenere un servizio efficiente impone scelte difficili ma inevitabili: senza investimenti, i costi potrebbero aumentare ancora di più negli anni futuri.
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