Euganeo, soldi entro fine mese

Il Comune abbraccia Malagò, numero 1 del Coni: «Guarderò con attenzione il progetto di restyling»
Giordani e Bonavina in pressing su Coni e Governo per ottenere i 2 milioni a fondo perduto utili al restyling dell’Euganeo. Approfittando della presenza a Padova del presidente del Comitato Olimpico Giovanni Malagò (in città per partecipare alla posa della prima pietra del “Colbachini” e premiare gli atleti veneti al Galà dello Sport organizzato al Bo), il sindaco e l’assessore hanno spinto il progetto del nuovo stadio, in lizza per l’assegnazione dei finanziamenti legati al bando “Sport in Periferia” del governo, scaduto il 15 dicembre scorso.


Il numero 1 del Coni si è intrattenuto molto con i due, sia al Colbachini che in serata, durante il convegno e la cena organizzati al San Gaetano dal club sportivo “Il Cenacolo”, dove tutti e tre erano ospiti, e ha voluto sapere tutti i dettagli del progetto. «Io sono ottimista e sono sicuro sia del Padova in serie B che dei fondi per l’Euganeo», ha dichiarato Sergio Giordani. «Sappiamo tutti che non è uno stadio bellissimo, tanto che diversi anni fa lo definirono il meno sexy d’Italia perché senza curve, ma il progetto che Bonavina e il suo staff hanno preparato mi convince molto. Sono sicuro che piacerà anche al Coni, al Governo e soprattutto ai tifosi. Abbiamo chiesto 2 milioni per rimodellarlo senza pregiudicarne l’utilizzo e la funzionalità in futuro, ma è ovvio che la realizzazione dipende da quel finanziamento, perché altrimenti non faremo nulla. Questo lo ribadisco».


«L’obiettivo dell’amministrazione è chiaro», ha aggiunto l’assessore Diego Bonavina, «ovvero restituire la casa dell’atletica al Colbachini e cominciare a mettere mani sull’Euganeo. Il progetto è pronto e siamo convinti che verrà sovvenzionato, e in quel caso la prima cosa da fare sarà ovviamente togliere la pista». A Malagò per ora sono riusciti a strappare un “occhiolino” e la promessa di una particolare attenzione all’Euganeo, contando anche sull’entusiasmo mostrato ieri dal presidente davanti alle strutture e agli impianti sportivi padovani che ha voluto visitare “ufficiosamente”. «Conosco la proposta del Comune», ha detto il numero uno del Coni, «e non posso garantire niente, ma la guarderemo con molta attenzione». Entro fine mese potrebbero esserci novità e probabilmente già la risposta alla richiesta di Palazzo Moroni. Parliamo di un progetto ambizioso, paragonato da molti a quello realizzato al Marassi di Genova. Il piano è fatto di due stralci, all’interno dei quali c’è anche la costruzione di un palazzetto dello sport (utilizzando la gradinata della curva nord), che costerà in tutto 3,2 milioni di euro. Sarà solo il primo stralcio però a partecipare direttamente all’assegnazione dei 2 milioni del bando, e in caso di vittoria l’amministrazione comunale s’impegnerebbe a reperire il resto. La distanza per i tifosi dall’attuale curva sud si ridurrebbe dagli attuali 55 metri fino a 10 metri dalla porta, e con l’installazione di un tornello in più la capienza aumenterebbe fino a 3.200 persone (oggi 2.000). Il primo stralcio prevede anche l’installazione dalla parte nord di una quinta di chiusura, che in caso sarà resa rimovibile per permettere allo stadio di ospitare i concerti e passare da 22 mila a 45 mila persone in estate. Il secondo stralcio (fuori dal bando) prevede invece la costruzione di un palazzetto nell’attuale curva nord. Gli eventuali tempi di realizzazione?: «Al Colbachini si sposta l’atletica già nel mese di settembre, e da quel momento basterebbero quattro o cinque mesi di lavoro», ha garantito Bonavina. Ma se dovessero arrivare i fondi, i lavori dovrebbero cominciare a campionato (prossimo) in corso. E il Padova dovrebbe convivere con il cantiere.


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