Europee a Padova: il Pd vola oltre il 38%. M5S secondo, crolla Fi

PADOVA. Effetto Zanonato sul Pd alle Europee del prossimo 25 maggio. Nel sondaggio Swg realizzato pochi giorni fa a Padova i democratici superano il 38%. Un consenso che in città non era mai stato raggiunto dal principale partito del centrosinistra.
Si conferma anche nel capoluogo invece il crollo di Forza Italia, ben lontana dalla quota del 25% delle regionali del 2010. Mentre la Lega, trascinata dal suo candidato sindaco, nella corsa all’Europarlamento non va oltre il 7%.
Democratici in spolvero. Il Pd non è mai arrivato al 38% in città. Se il sondaggio Swg fosse confermato dal risultato delle urne sarebbe un successo clamoroso. Soprattutto considerando che poco più di un anno fa, alle politiche del 2013, i democratici si erano fermati al 28%. E anche nei periodi migliori non erano mai arrivati così in alto: nel 2008 alle politiche al 35%, nel 2006 l’Ulivo esordì in città con un 33%.
Effetto Renzi o effetto Zanonato? Probabilmente entrambi, così come una delle possibili spiegazioni è un «ritorno» di quegli elettori che un anno fa avevano votato per i Cinque Stelle e ora sono delusi dalla scelta di Grillo di «non sporcarsi le mani» al governo. Rispetto alle ultime politiche c’è anche l’azzeramento di Scelta Civica di Monti che potrebbe aver «gonfiato» il risultato del Pd.
M5S secondo partito. Era accaduto un anno fa e adesso sembra esserci una conferma: il «MoVimento» di Beppe Grillo è il secondo partito in città. Anche se con un leggero passo indietro: nel sondaggio Swg si ferma al 18% contro il 21% raggiunto nel 2013. Un dato comunque molto alto, favorito dalla campagna anti-Europa promossa dal comico genovese a livello nazionale. E che potrebbe avere effetto «trascinamento» sulle amministrative.
Forza Italia in difficoltà. Alle politiche del 2008 Forza Italia raggiungeva in città il 27% dei consensi. Poi la nascita e la morte del Pdl e le difficoltà di Berlusconi: oggi il sondaggio Swg vede gli azzurri al 14,5%, con un risultato di due punti percentuali più basso delle politiche dello scorso anno. È possibile che una parte del voto di protesta, soprattutto dal punto di vista dello scontento fiscale, intercettato nelle scorse tornate elettorali si sia spostato verso altri partiti, soprattutto i Cinque Stelle.
Lega in parabola negativa. Il Carroccio padovano potrebbe non risentire a livello europeo del traino del proprio candidato sindaco in città. Anche se alle politiche dello scorso anno la Lega raccolse il 5,3% mentre il sondaggio dell’Swg la porta al 7%. Nulla a che vedere però con il 20% superato alle regionali del 2010 e l’11% delle comunali 2009.
Gli altri partiti. Buon esordio per il Nuovo centrodestra, che assieme all’Udc e sotto l’egida del Ppe, raggiunge a livello cittadino il 7%. Risultato lusinghiero anche per la lista Tsipras con un 5,5%. Poi gli altri partiti più piccoli su cui la «forbice» nel sondaggio si fa più incerta e meno precisa: Fratelli d’Italia al 3%, Scelta Europea al 3%, Italia dei Valori e Verdi allo 0,5%.
Padovani decisi. Nel sondaggio Swg tra coloro che hanno dichiarato di voler andare alle urne è relativamente bassa la percentuale di indeciso: il 17%. Anche qui un traino delle amministrative: la maggiore attenzione dei media consente a molti di farsi un’idea in anticipo su cosa voterà.
Il borsino dei candidati. Proiezioni ovviamente positive per Flavio Zanonato che vede aumentare le proprie possibilità di elezione grazie al buon risultato del Pd, che potrebbe ottenere anche 5 europarlamentari nella circoscrizione Nordest. Nella lotta per le preferenze è coinvolto anche un altro padovano, Franco Frigo, europarlamentare uscente.
Campagna elettorale in salita ma con il vantaggio di essere capolista e uscente per Elisabetta Gardini, «punta» di Forza Italia. Mentre l’altro «azzurro» padovano in lista, il sindaco di Albignasego Massimiliano Barison dovrà lavorare molto sulle proprie preferenze personali.
Nel nuovo centrodestra di Alfano può aspirare a un posto da parlamentare Clodovaldo Ruffato, attuale presidente del consiglio regionale.
Infine può affrontare l’appuntamento elettorale con ottimismo Giorgio Burlini, candidato padovano del Movimento 5 Stelle che potrebbe riuscire nel salto da assistente parlamentare al Senato a componente dell’europarlamento di Bruxelles.
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