Palazzina ex Coni, via allo svuotamento: «Un Pedrocchino all’Arcella»
Gli operai stanno rimuovendo infissi e suppellettili in vista della demolizione che inizierà a fine mese. Sorgerà un centro culturale con un bistrot dell’arte. Previste anche 9 abitazioni per giovani famiglie
![L’interno della palazzina ex Coni con i lavori di svuotamento degli infissi e delle suppellettili (foto Bianchi)](https://images.mattinopadova.it/view/acePublic/alias/contentid/1gktqtif66bfq0w87jh/0/copia-di-copy-of-piazza-azzurri-ditalia-ex-palazzina-coni-inizio-lavori-di-demolizione-interna.webp?f=16%3A9&w=840)
La suggestione potrebbe essere quella di vedere nascere un Pedrocchino all’Arcella, quasi una succursale dello storico caffè che ne richiami il racconto, il menù e la funzione sociale.
Per adesso però nella palazzina ex Coni si vedono solo calcinacci, che nel giro di un mese e mezzo dovrebbero sparire, per far spazio un po’ alla volta al nuovo centro culturale.
Siamo a San Carlo, in piazzale Azzurri d’Italia, dove da qualche giorno è partito l’abbattimento interno della palazzina, che tra un paio di settimane dovrebbe iniziare a venir giù con l’aiuto delle scavatrici e delle pinze demolitrici.
Centro culturale e bistrot dell’arte
Sorgerà un edificio contemporaneo, sostenibile e in grado di ospitare una biblioteca, sale polifunzionali, residenze per artisti e per giovani famiglie, e un bar ristorante con terrazze panoramiche.
Proprio il bistrot potrebbe essere la chicca, perché a gestirlo sarà la stessa azienda che dal 2014 ha in mano le storiche sale del Caffè Pedrocchi, la F&de Group: «La progettazione è ancora in itinere, ma non sarebbe affatto una cattiva idea richiamare lo storico bar del centro – conferma l’assessore alla cultura Andrea Colasio – Ne parleremo, perché sicuramente l’area dedicata al bar ristorante è molto bella, panoramica e potrebbe diventare un punto di riferimento per gli studenti».
Volano di riqualificazione
Gli operai quindi sono già al lavoro, anche se la parte spettacolare dell’abbattimento partirà verso la fine del mese.
Ora si stanno occupando di quella che tecnicamente è definita “strip out”, quindi la demolizione e lo smaltimento dei diversi materiali interni dell’edificio, con lo scopo finale di identificare l’eventuale presenza di altre sostanze potenzialmente pericolose, dopo mesi di bonifica per la presenza di amianto.
Sull’ex Coni c’è un progetto ambizioso che rientra in quello più ampio della riqualificazione dell’intera area di San Carlo, in parte già avvenuta con l’apertura dell’area verde ex Valli (ora parco Ongaro Basaglia), con i lavori quasi ultimati davanti al Colbachini in piazzale Azzurri d’Italia e quelli appena iniziati all’ex Configliachi: «Un tassello importante per la riqualificazione dell’intera area, ma anche un modello per i nostri quartieri – spiega il vicesindaco Andrea Micalizzi – Noi vogliamo far tesoro di quanto sta avvenendo qui, accompagnando le trasformazioni dei rioni per permettere di far crescere la qualità della vita in tutta la città. All’Arcella la rivoluzione è partita, ma agiremo così anche altrove, puntando sempre di più sulla cultura».
Le soluzioni abitative
Due anni fa l’amministrazione aveva ottenuto il finanziamento da 15 milioni di euro grazie al Pinqua, il piano innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, che poi come molti altri progetti, è rientrato tra quelli finanziati dal Pnrr.
Alla base del fondo (poi cresciuto di altri 7 milioni di euro) è rimasta però sempre la riqualificazione delle case di edilizia pubblica: «Esatto, perché il tema abitativo è centrale – spiega l’assessora alla politiche abitative Francesca Benciolini – E all’interno di questa struttura ci saranno residenze per gli artisti, ma anche altri 9 appartamenti da due stanze, che entreranno nel patrimonio dell’agenzia sociale dell’abitare, per dare risposte soprattutto a giovani famiglie con bambini».
Ma la cultura resta sempre al centro: «Entra nel paesaggio di San Carlo in maniera preponderante – chiude l’assessore Colasio – e questo vuol dire cambiare pelle. Gli arcellani ripongono grandi aspettative in questo luogo. E poi si tratta di un progetto bellissimo di architettura contemporanea che ospiterà l’arte creativa».
A rendere più suggestivo il progetto, oltre all’ipotesi Pedrocchino, anche due grandi ascensori in vetro che faranno su e giù dai piani superiori.
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