Ex Saimp, restaurata la chiesetta Madonna della Mercede

I lavori per restituire alla collettività dell’Arcella la chiesetta della «Madonna della Mercede» di via Guido Reni sono terminati. L’intervento, per conto delle società Aspiag Service e Porta Nord, sono stati eseguiti dall’impresa Arca srl su progetto dell’architetto Angelo Barbato. Direttore dei lavori: Girolamo Segato.
La chiesetta costituiva, in pratica, l’oratorio di quella che fu, sino alla seconda guerra mondiale, la Villa Ca’ Magno. Una grande e bella casa padronale della famiglia omonima, che possedeva, sulla parte retrostante, anche alcune case coloniche con terreni coltivati. Durante la guerra la villa fu occupata da tedeschi in fuga verso il Brennero e fu anche bombardata dagli anglo-americani a più riprese. Alla fine del conflitto fu demolita anche per ragioni di sicurezza.
Sopravvisse soltanto l’oratorio, che fu utilizzato, sino al 1959, per le funzioni religiose ed anche come punto di riferimento di quella che, a San Carlo, era la «Sagretta di Ca’ Magno». Successivamente, quando, negli spazi limitrofi, fu costruita la Saimp, divenne spaccio aziendale della nota fabbrica meccanica per macchine utensili, che, ai tempi dell’ex ministro Carlo Fracanzani, appartenne anche alle Partecipazioni Statali.
Quando, circa un anno fa, gli operai hanno cominciato i lavori di recupero e di restauro della chiesetta, l’ex oratorio era in condizioni disastrose. Sia all’interno che all’esterno. Ma l’èquipe dei lavori, guidata dagli architetti Barbato e Segato, non si è persa d’animo. Tutti gli addetti, dopo aver effettuato innanzitutto una capillare ricerca storica consultando anche gli archivi generali della Raf, ossia dell’aviazione di guerra inglese, si sono rimboccati le maniche ed hanno portato a termine l’ intervento nei tempi previsti, rinvenendo all’interno della chiesetta anche particolari decorativi ed architettonici ben conservati.
«A questo punto non ci resta altro da fare che attendere il giorno della cerimonia d’inaugurazione della chiesetta, quando sia noi della società Porta Nord che gli amici del Gruppo Despar Nordest consegneremo ai rappresentanti del Comune e del Consiglio di Quartiere Nord l’ex oratorio, che, naturalmente, ne potranno fare l’uso che riterranno più opportuno» ha osservato un soddisfatto Leonardo Antonio Cetera.
Felice Paduano
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