Ex seminario inaccessibile, il consiglio attacca il rettore

SELVAZZANO. Sono molto critici nei confronti del contenuto della lettera del rettore del Seminario, don Giampaolo Dianin, i capigruppo consiliari del comune di Selvazzano. Rudi Baldin (Selvazzano Viva), Martina Lazzarini (Cittadini per Selvazzano), Giorgio Zoppello (Lega Nord), Giacomo Rodighero (Gruppo misto), Fabio Biasio (Pd), Leandro Elleni (Fi), Ulderica Mennella (M5S) e Riccardo Dainese (Dentro Selvazzano) interpretano le considerazioni del rettore come un rifiuto a mettere in sicurezza l’area. «Quelle del rettore sono risposte che non ci saremmo aspettati», sottolineano in un comunicato congiunto gli 8 capigruppo. La Curia padovana ha voluto comunicarci che non è disposta a dare seguito alle richieste di mettere in sicurezza l’area, come emerso unanimemente nel consiglio comunale del 12 marzo. Risposte che trascurano un potenziale problema igienico sanitario legato a presenze non controllate dal punto di vista medico. Meraviglia che il rettore, pur non essendo presente al tavolo, esprima pareri politici su chiaro suggerimento dei suoi tecnici. Stupisce l’atteggiamento contraddittorio tenuto dal rettore, quando da una parte richiama la norma giuridica sul divieto di accesso al fondo privato, anche quando non è recintato, e dall’altra invoca la protezione da parte dell’autorità pubblica. Tutto questo si traduce in un soggetto privato che pretende di autorizzare chiunque volesse avere accesso all’area e questo renderà inefficace la richiesta dell’Ente a protezione dell’immobile onde evitare fatti illeciti. Paradossalmente in caso di fatto delittuoso, sommossa, incendio e quant’altro l’autorità non potrà intervenire senza l’autorizzazione all’accesso».