Exo Italia, protesta in Strada Battaglia contro i 56 licenziamenti

La multinazionale, produttrice delle ciabatte in plastica Crocs, ha annunciato la chiusura per trasferire gli stabilimenti in Bosnia, Cina e Nicaragua

MASERA'. Come annunciato il lavoratori della Exo Italia stamattina all’ora di punta hanno bloccato Strada Battaglia per protestare contro i 56 licenziamenti annunciati dall’oggi al domani dall'azienda. Gli operai hanno raggiunto la Statale 16 poco dopo le 7.30, di fronte all’ex discoteca Station, a due passi dalla sede dell’azienda, e hanno bloccato il traffico fino alle 9, con il supporto dei sindacalisti Cgil e Cisl, sotto gli occhi delle forze dell’ordine.

L’azienda, produttrice delle famose ciabatte in plastica Crocs, ha confermato che la multinazionale statunitense cesserà la produzione in Italia, licenziando 56 persone, per trasferirla ad aziende esterne in Bosnia, Cina e Nicaragua. I rappresentanti sindacali hanno respinto l’offerta di una trattativa sul riconoscimento di una buonuscita ai lavoratori e sull’impegno alla ricollocazione tramite agenzia interinale.

«I dipendenti scendono in strada perché non accettano questo trattamento senza precedenti» affermano Luca Rainato della Ficltem Cgil e Fabrizio Da Lio della Femca Cisl «né i tentativi di giustificazione dell’azienda, che ha confermato di voler chiudere non per problemi economici ma per aumentare i profitti trasferendo all’estero la produzione, incuranti della sorte di 56 lavoratori e altrettante famiglie, molte delle quali monoreddito. Da parte nostra agiremo su tutti i tavoli e poteremo il caso all’attenzione dell’assessorato regionale al lavoro e della Provincia. Qui la crisi non c’entra affatto, stiamo parlando di un’azienda che macina utili e che ora vuole disfarsi della produzione e di decine di operai solo per guadagnarci ancora di più. La produzione deve restare in Italia, a Maserà, altrimenti con questo approccio il nostro manifatturiero è destinato a scomparire».

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