Padova, la Fabbrica Informatica nel palazzetto anni Trenta

Chiuso l’accordo per la struttura all’incrocio tra viale Codalunga e via Tommaseo. A seguire l’intero progetto sarà l’architetto Albano Salmaso, decano del settore. All’interno dell’edificio troveranno posto uffici polivalenti di ultima generazione

Felice Paduano
L’edificio è stato acquistato un mese dopo l’annuncio di di vendita
L’edificio è stato acquistato un mese dopo l’annuncio di di vendita

Ha un nuovo proprietario il bel palazzo, costruito negli anni’30, che si trova all’incrocio tra viale Codalunga al civico 8 e via Tommaseo. Messo in vendita con un avviso pubblico un mese fa dal Gruppo Intesa San Paolo, l’edificio è stato acquistato dalla società HBC –Real Estate, che fa riferimento al noto imprenditore Michele Canton. La cifra è stata tenuta riservata. Il palazzo è chiuso da tanti anni.

In passato ha ospitato anche gli uffici dell’ex Banco di Brescia, nel periodo in cui c’era il Gruppo Ubi, nato dalla fusione della capogruppo con PBU Banca, mentre il Banco di Brescia era nato già nel 1999 dalla fusione della Banca Lombarda con Cab (Credito Agrario Bresciano). L’edificio si trova in una posizione strategica, a cinque minuti a piedi dall’ingresso della stazione e quasi di fronte a Palazzo Sarpi, dove ci sono numerosi uffici del Comune.

Costruito negli anni in cui a Palazzo Moroni era vice-sindaco Sergio Verrecchia. La nuova proprietà ha già deciso che lo storico edificio di quattro piani e di 2.000 metri quadri (comprende anche un box ed un’ampia area esterna), sarà adibito ad uso direzionale, con tutta una serie di uffici polivalenti all’interno di un rinnovato immobile di ultima generazione, che è stato già denominato “fabbrica informatica”.

A seguire il progetto e tutti i lavori necessari sarà l’architetto Albano Salmaso, un decano del settore, con lo studio Stp in via Patriarcato che, in città, ha firmato già tanti lavori importanti, tra cui quelli di Palazzo Roccabonella (ex Enel) in via San Francesco, Palazzo Ex Intendenza di Finanza, in via San Biagio, Zabarella, dell’ex Clinica Morgagni, in via Cavazzana ed anche del Palazzo in via Carlo Cassan, angolo via Altinate dove, anni addietro, c’erano gli uffici dell’Amag e, successivamente, dell’assessorato comunale al commercio.

L’architetto ha già redatto la relazione tecnica del suo progetto in cui è contenuta la filosofia di fondo che rappresenta l’ossatura di come saranno realizzati tutti gli uffici, che troveranno posto all’interno dell’immobile. In base alla nuova concezione del layout degli studi moderni per il lavoro d’ufficio si terrà conto di tre fattori concatenati tra di loro: salute, comfort ed efficienza delle performance dei lavoratori.

Ci saranno sia uffici individuali e sia uffici condivisi. Sono previsti sia spazi dedicati ai meeting ed ai briefing e sia spazi strettamente riservati al lavoro individuale. Nella realizzazione degli uffici saranno tenuti nella debita considerazione tutti i meccanismi moderni sia per il risparmio energetico che quello idrico, senza penalizzare, naturalmente, il lavoro, sia di gruppo che individuale, delle persone inserite negli ambienti di lavoro.

«In pratica - scrive l’architetto padovano - il nuovo ufficio deve essere un moltiplicatore di esperienze ed una destinazione piuttosto che un obbligo per i lavoratori che desiderano un coinvolgimento ed un’interazione autentici».

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