Fabio Saccomani stroncato da un infarto in casa

Stroncato da un infarto sabato 20 aprile Fabio Saccomani, noto attivista della sezione locale del Movimento 5 Stelle e candidato consigliere comunale nella lista Pentastellata alle ultime amministrative, dove veniva presentato quale candidato sindaco Riccardo Celin.
Saccomani non era stato eletto ma sarebbe entrato in Consiglio nell’eventualità di un turn over in quanto risultava fra i primi due non eletti. Rappresentava il Movimento nel Comitato di redazione di Proiezione Noventa, il giornalino istituzionale. Imprenditore nel settore delle energie rinnovabili Saccomani, ultimo di 5 fratelli di una nota e stimata famiglia, aveva 52 anni e viveva nella cinquecentesca villa Loredan Bragadin Gallini Saccomani, in via Roma. A scoprirlo ormai privo di vita sabato mattina – è il risvolto più drammatico di questa disgrazia – sono stati i due figli (di 11 e 9 anni) che, come conferma la sorella maggiore di Saccomani, erano andati a chiamarlo nello studio dove il padre si era fermato la sera precedente a guardare un programma televisivo.
All’allarme lanciato dai figli, la moglie Giorgia e i famigliari hanno chiamato il 118 facendo accorrere un’ambulanza. In via Roma è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri della stazione locale per le verifiche di legge. Purtroppo non c’era più nulla da fare, il personale medico non ha potuto che constatare il decesso, avvenuto per cause naturali. Si escludono responsabilità di terzi. In ragione di ciò la salma è stata messa a disposizione dei famigliari. Il funerale si dovrebbe celebrare mercoledì. La notizia della morte di Saccomani si è diffusa subito nell’ambiente politico noventano suscitando grande cordoglio.
«Fabio non avrebbe voluto in alcun modo balzare all’attenzione delle cronache» dichiara la sorella maggiore «era una persona schiva e riservata che rifuggiva qualsiasi esposizione mediatica. Probabilmente vivrebbe come una violenza anche la diffusione di questa triste notizia».
Il politico Fabio Saccomani si definiva grillino dei primi tempi e si era distinto per la sua passione ambientalista. Passione che lo aveva anche indirizzato nella scelta dell’attività lavorativa. Si era impegnato in prima persona nel raccogliere le segnalazioni di cattivi odori e le conseguenti proteste dei cittadini e nel promuovere il monitoraggio dell’aria e dell’acqua. Si deve a lui se è stata acquistata la prima centralina. «È un dolore grande, Fabio era una bella persona» dichiara Celin «quello che portava entusiasmo ed era sempre prodigo di iniziative». Dell’improvvisa morte di Saccomani parla anche il sindaco Luigi Alessandro Bisato: «Saccomani aveva una spiccata sensibilità per l’ambiente e partecipava ad alcune attività sociali, lo ricordo impegnato nella Bettola del Movimento. Sono vicino alla famiglia per questa dolorosa perdita» dichiara il primo cittadino.
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